Quali sono le nuove tecnologie sulle quali aggiornarsi in base al principio di massima sicurezza tecnologicamente fattibile in ambito accesso e sicurezza lavori in quota.
Recentemente sono arrivate sul mercato alcune nuove tecnologie in grado di migliorare la sicurezza dei lavoratori che accedono in quota e soggetti al rischio caduta dall’alto.
Siccome l’adozione della “massima sicurezza tecnologicamente fattibile” è un preciso dovere del datore di lavoro, abbiamo pensato di presentare 5 di queste nuove tecnologie.
Innovazioni che ogni responsabile alla sicurezza può trovare presso ogni specialista del Consorzio IN-SAFETY® e sulle quali può richiedere di venire aggiornato.
Il principio di massima sicurezza tecnologicamente fattibile
Secondo l’articolo 2087 del codice civile, che introduce il principio di massima sicurezza tecnologicamente fattibile, il datore di lavoro
“è tenuto ad uniformarsi alla migliore scienza ed esperienza del momento storico nel suo specifico settore”.
Se non in grado,
“deve avere l’accortezza di far risolvere da altri i problemi tecnici che non è in grado di affrontare personalmente” (Cassazione Penale, Sez. IV, 16 giugno 1995 n.6944).
Tra gli “altri” si possono certamente identificare i consulenti alla sicurezza a vario titolo, i Responsabili Sicurezza Prevenzione e Protezione (RSPP) nonché i vari responsabili di reparto, dalla produzione alla manutenzione.
Poi ci siamo noi, specialisti in anticaduta e spazi confinati, vocati per natura alla ricerca di nuove procedure e sistemi anticaduta innovativi.
Innovazioni tecnologie e nuove tecnologie vengono citate anche sul D.Lgs. 81/2008: all’Articolo 15 (paragrafo 1, comma c) tra le “Misure generali di tutela”:
“ l’eliminazione dei rischi e, ove ciò non sia possibile, la loro riduzione al minimo in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico”.
Ci teniamo a ricordarvi anche i nostri articoli sulle Linee vita a doppio cavo, sulle reti anticaduta applicabili dall’esterno e sulle scale anticaduta al posto delle “vecchie scale con gabbia”.
Vecchie scale, nuove scale portatili.
Ci sono scale portatili e scale portatili.
Quelle di nuova generazione sono più leggere, più robuste e possono essere velocemente trasformabili da scale in appoggio a scale doppie, fino a diventare anche piccoli trabattelli.
Ma la nuova tecnologia più innovativa applicata alle scale portatili è quella che le ha rese delle vere e proprie postazioni di lavoro in quota anticaduta.
Come nel caso delle scala portatili BRANACH Euro Fall Control System che aiutano il lavoratore a mettersi in sicurezza contro la caduta fin dal primo piolo, gli evitano di dover salire sia per allungare la scala sia per legarla, sono completamente dielettriche e hanno un sistema integrato di salvataggio e recupero.
Si poteva fare anche prima, adattando alcuni DPI alle scale con fettucce: ma la procedura, seppur funzionante, non è normata e non offre tutte le garanzie che offre la scala BRANACH.
Non solo le scale in appoggio ma anche le scale della serie Euro Step Platform, la versione scala doppia di BRANACH, sono a loro modo innovative.
Leggerissime, con 4 piedi regolabili singolarmente ed altamente stabilizzanti per poter essere adattati a tutti i terreni.
Hanno una piattaforma di lavoro antiscivolo e un parapetto a 360° che impedisce sempre la caduta dell’operatore.
Può reggere alla spinta laterale fino a 300 kg: questo consente di poterci lavorare anche con tassellatori e attrezzature pesanti.
La maggior parte delle scale doppie o a piattaforma disponibili in commercio non possiedono un parapetto su tutti i lati; se ce l’hanno, sono scale più grandi e pesanti, generalmente non pieghevoli.
Dispositivi mandown che funzionano ovunque.
Monitorare lo stato di salute di un lavoratore in solitaria o lontano dalla sede è diventata un’esigenza sempre più importante, soprattutto in conseguenza alla recente pandemia COVID-19 che ci ha costretto a ripensare agli spazi, agli orari e alla compresenza di altri lavoratori all’interno di uffici o veicoli.
In questo ci aiutano le nuove tecnologie del futuro e le nuove tecnologie digitali, con dispositivi cosiddetti “uomo a terra” o mandown.
Sono dispositivi in grado di lanciare un allarme in caso di infortunio e segnalare la posizione di un lavoratore in difficoltà, dall’impiegato di notte all’autista di un corriere fino ad operatori su coperture industriali o dentro tunnel e gallerie.
Non sono di per sé una novità poiché sistemi in grado di far partire chiamate automatiche ai soccorritori esistevano già negli anni ‘90.
Rispetto ai primi sistemi, che richiedevano infrastrutture importanti come ponti radio e centraline telefoniche, le ultime tecnologie ricorrono alla tecnologia cellulare GSM e Gps oltre che Wi-fi, proprio come gli smartphone.
E proprio come gli smartphone, dipendono dal segnale dell’operatore di telefonia e forniscono la posizione solo se riceve i satelliti.
I dispositivi BlackLine Safety hanno però una tecnologia più evoluta e funzionale.
Hanno una SIM on-board multi-operatore che si connette sempre a quello col segnale più forte.
Cambi città, cambi regione o cambi paese? Lui funziona sempre.
Si aggancia anche alla rete 2G prendendo in posti impensabili per un normale smartphone.
Dove non prende il GPS (all’interno di edifici o in gallerie) utilizza sensori beacon stand-alone.
Basta appenderli, accenderli e configurarli: non servono né cablaggi né alimentazione esterna.
Il suo accelerometro integrato è in grado di rilevare cadute, urti o immobilità
È multi-funzione, espandibile: il device può diventare un rilevatore gas, ad 1,2,3 o 4 sensori, con e senza pompa di prelievo; ma anche un walkie talkie certificato Atex.
Nuovi dispositivi anticaduta per chi lavora fuori da finestre o balconi, anche in sospensione.
Una delle categorie che si prende più rischi sono gli installatori di tende e infissi così come tutti gli impiantisti che lavorano su terrazzi e fuori dalle finestre.
Errore tipico, salire su scale in prossimità di parapetti rendendo questi ultimi inefficaci.
Dei vari sistemi esistenti sul mercato, ne abbiamo parlato nell’articolo Ancoraggio anticaduta per finestre e balconi: sicurezza nell’installazione di tende e manutenzioni.
In questo articolo abbiamo introdotto il dispositivo SYAM, attualmente il più evoluto sul mercato.
Rispetto alle barre da porta, non ha bisogno di stipiti strutturali perché non si appoggia su questi.
Mentre la barra da porta deve stare vicino al pavimento o al parapetto, per non scorrere in basso in caso di caduta, creando quindi un ancoraggio a fattore 2, il SYAM crea un punto di ancoraggio in alto a fattore 0 (Fc0, vedi articolo ABCD dell’anticaduta).
Rispetto ad altri sistemi a puntello (che puntano e spingono verso pavimento e soffitto), non ha bisogno di soffitto strutturale.
Appoggia all’80% sul pavimento e al 20% contro la parete, pertanto può essere utilizzato dove ci sono controsoffitti o infissi in legno che non devono essere rovinati.
Può essere utilizzato come ancoraggio per l’accesso e posizionamento in fune, per calarsi fuori da finestre e balconi.
Oppure per calare un ferito in barella.
Skyvest: un airbag contro le cadute da basse quote.
La nuova frontiera nei DPI è quella di riuscire a fornire protezione a chi cade da altezze limitate per le quali un sistema di arresto cadute (ancoraggio + cordino + imbracatura) non è applicabile o non fa in tempo ad intervenire.
Parliamo di cadute da sgabelli o scalotti, cassoni di camion o altre postazioni ad altezze comprese tra il metro e mezzo e i 3 metri.
Alcuni produttori hanno da poco immesso sul mercato dei jacket con airbag integrati che si attivano prima che l’operatore arrivi a terra grazie a sensori di accelerazione.
Come Skylotec che novembre del 2021, alla fiera internazionale A+A di Düsseldorf, ha presentato lo Skyvest.
Lo Skyvest è un dpi certificato in seconda categoria, che protegge persone fino a 100 kg che cadono da altezze comprese tra 1,7 e 3,2 metri (specifiche di prodotto).
In caso di caduta si attiva gonfiando i cuscini che vanno ad avvolgere schiena, coccige e nuca.
Altri produttori hanno fornito soluzioni simili, di derivazione motociclistica, che in genere tendono a proteggere principalmente la cassa toracica.
Gestione evoluta del proprio parco DPI.
Un DPI di terza categoria va regolarmente ispezionato e controllato.
Un’operazione non solo obbligatoria per legge ma anche necessaria e utile.
Nella nostra esperienza di ispettori, un’azienda che utilizza DPI anticaduta con una buona frequenza sostituisce ogni anno tra il 10 e il 20 % dei suoi dispositivi causa usura o danni rilevati in ispezione.
Quando il parco DPI è di medie o grandi dimensioni, la gestione delle ispezioni inizia a diventare complessa, dispendiosa e dispersiva.
Tenere il conto non è facile, diventa utile avere un buon gestionale.
Meglio ancora se abbinato ad un sistema di tag NFC che permettono di “leggere” automaticamente tutte le caratteristiche dei dispositivi e di aggiornarle rapidamente.
Per saperne di più sui gestionali, consigliamo la rilettura dell’articolo “Gestione dpi grazie al software exteryo safety 4.0” .
Per quanto riguarda i DPI che nascono già con i tag NFC integrati, consigliamo la lettura dell’articolo “Tag NFC integrati nei dpi e nei connettori”.
Nuove tecnologie in aula.
Recentemente, Enrico Bernardi, specialista IN-SAFETY®, ha proposto un workshop di aggiornamento per RSPP, ASPP e Coordinatori alla sicurezza il cui tema è stato proprio il principio “massima sicurezza tecnologicamente fattibile”.
L’idea è nata dall’osservazione di quei cantieri e aziende dove lavoriamo o dove veniamo chiamati per una consulenza.
Luoghi di lavoro in cui vediamo come si faccia fatica, in genere, a cambiare abitudini preferendo dispositivi di vecchia concezione quando ormai sono disponibili strumenti aggiornati, più sicuri ed efficienti.
Guarda la locandina >>> Corso L’evoluzione tecnologica nei lavori in quota
Un corso di aggiornamento che parte proprio dall’analisi delle vecchie abitudini e la comparazione di queste con le nuove tecnologie e tecniche
Un percorso in parte teorico e in parte esperienziale, con prove pratiche comparative e verifica delle potenzialità delle nuove tecnologie descritte in questo articolo.
Se sei interessato ad un percorso di aggiornamento sulle nuove tecnologie in anticaduta , per te e i tuoi colleghi come per i tuoi clienti, contattaci.
Per altre soluzioni anticaduta o spazi confinati, compila il modulo qua sotto.