Senza addestramento ad un uso corretto, gli APVR potrebbero essere inefficaci se non addirittura pericolosi.
In questo articolo daremo informazioni pratiche sull’addestramento:
- normative sull’addestramento all’uso dei DPI;
- come pianificare un piano di addestramento completo;
- chi deve prevedere l’addestramento e perché;
- simulare le condizioni di rischio in tutta sicurezza;
L’addestramento all’uso degli APVR, dispositivi di protezione individuale in grado di salvare vite, è fondamentale perché il pericolo da cui proteggono è molto spesso invisibile.
Essendo invisibile (e spesso anche in odore), il fattore comportamentale è una discriminante sull’efficacia di questi dispositivi.
Esprimiamo meglio il concetto di formazione, addestramento e comportamento.
Definizione come da Art. 2 del D.Lgs. 81/08
- aa) «formazione»: processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e procedure utili alla acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi;
- cc) «addestramento»: complesso delle attività dirette a fare apprendere ai lavoratori l’uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di lavoro;
L’addestramento è obbligatorio.
Per gli APVR come per tutti i DPI di terza categoria.
Articolo 77 – Obblighi del datore di lavoro
[…] 5. In ogni caso l’addestramento è indispensabile:
- per ogni DPI che, ai sensi del decreto legislativo 4 dicembre 1992, n. 475(N), appartenga alla terza categoria; […]
e quindi anche per i dispositivi per la protezione delle vie respiratorie come da ALLEGATO VIII: INDICAZIONI DI CARATTERE GENERALE RELATIVE A PROTEZIONI PARTICOLARI
“Dispositivi di protezione delle vie respiratorie:
- antipolvere, antigas e contro le polveri radioattive.
- isolanti a presa d’aria.
- respiratori con maschera per saldatura amovibile… […]”.
Come progettare un programma di addestramento all’uso degli APVR in 7 punti.
Se ne è sancita l’obbligatorietà, non è altrettanto vero che sia chiaro come addestrare il personale.
Come specialisti in sicurezza anticaduta industriale e negli ambienti confinati, un po’ di corsi li abbiamo fatti, con gli APVR ci lavoriamo e spesso addestriamo i nostro clienti.
Quindi ci sentiamo di dare delle indicazioni.
Alcune un po’ banali altre meno.
L’addestramento va fatto con i propri APVR.
Questa indicazione, che sembra la più banale, è proprio la vera discriminante tra sola formazione e addestramento.
Infatti dovrebbe farlo il DL (o suo incaricato) in azienda.
Se ci si affida ai centri di formazione sicurezza esterni, si possono ottenere due risultati:
- o solo formazione senza addestramento, basata sulla teoria;
- o formazione con prove pratiche con i dispositivi scelti dal centro di formazione per scopi didattici;
Nel primo caso, a nostro avviso non si raggiungono nemmeno i risultati minimi.
Può essere al massimo una “prima sessione” da completare.
Nel secondo caso, non è comunque addestramento perchè, molto probabilmente, i dispositivi non saranno gli stessi che verranno poi utilizzati sul lavoro.
Anche le condizioni ambientali di test potrebbero essere molto diverse da quelle che presenti in azienda:
- spazi, vie di accesso e ostacoli;
- temperatura e altre condizioni climatiche;
- altri elementi di disturbo;
Tutti fattori che non fanno della prova pratica un addestramento: proprio perchè non riproducono la situazione lavorativa reale.
Inoltre, nota assolutamente di importanza vitale per l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, i lavoratori dovrebbero aver effettuato il Fit Test che fornisce la garanzia di protezione adeguata al singolo lavoratore.
Come abbiamo già spiegato nell’articolo sulla scelta degli APVR, lo stesso dispositivo che va bene ad un lavoratore potrebbe non dare sufficiente protezione ad un altro.
A causa di:
- diversa conformazione del viso;
- presenza di cicatrici o peli facciali;
- uso di occhiali da vista o lenti a contatto;
- varie altre condizioni soggettive.
Aggiungiamo anche che ogni dispositivo, nonostante una uniformità di prestazioni richieste dalle normative tecniche, può funzionare con modalità diverse in base alla marca o modello:
- vestibilità
- peso e dimensioni;
- posizione degli elementi di cui è costituito (ad esempio i filtri che possono essere frontali o laterali);
- visuale e/o compatibilità con altri DPI;
In questo caso consigliamo quindi:
- se non si è in grado di addestrare i propri lavoratori, convocare presso la propria sede un istruttore con esperienza comprovata con gli APVR scelti (inutile chiamare un esperto in mascherine se in azienda si usano autorespiratori o viceversa).
- farsi consigliare da un istruttore specializzato anche per la corretta scelta degli APVR e poi programmare con lui l’addestramento specifico che simuli al meglio le condizioni e le procedure aziendali… servizio che come IN-SAFETY® forniamo spesso.