Non fare affidamento nella magia degli elfi, usa la testa e lavora in sicurezza!
Tutti noi amiamo Babbo Natale, San Nicola, Santa Claus o comunque lo vogliamo chiamare.
La sua magia e tutte le leggende scritte intorno alla sua figura; i film, i cartoni animati, i libri e i fumetti.
Ieri, guardando mia figlia scrivere con la sua matita glitterata, il riassunto della storia della renna Rudolph, mi è venuto in mente che Babbo Natale potrebbe essere un bel testimonial per la sicurezza contro le cadute dall’alto e negli ambienti confinati.
Cerca di vedere questo articolo scherzoso sia come un augurio sincero di buone feste ma anche come un promemoria dei buoni propositi per il 2022.
Una favola natalizia con Babbo Natale per parlare di sicurezza.
Da parte mia e di tutti gli specialisti IN-SAFETY®, auguri di Buon Natale, Felice Anno Nuovo e tanta serenità e sicurezza sul lavoro.
Ma ricorda, non sei Babbo Natale: non hai la magia, non possiedi renne volanti, non puoi camminare sui tetti per calarti dai comignoli ma soprattutto non devi obbligatoriamente consegnare 2 miliardi di regali in una sola notte.
Per cui ricorda i principi fondamentali della sicurezza in quota e negli spazi confinati:
Principio 1
Se puoi evitarlo, non salire in quota o non entrare in uno spazio confinato. Se Babbo Natale non avesse l’obbligo di fare una magica sorpresa ai bambini, depositerebbe i regali fuori dalla porta di casa.
Principio 2
Se non puoi evitarlo, organizza e migliora il lavoro in modo da ridurre i tempi di esposizione al rischio caduta o ai rischi degli spazi confinati. In questo, Santa Claus è ineguagliabile: 2 miliardi di consegne in una sola notte ovvero tempo di esposizione al rischio pari a 0,0000144 secondi a consegna, pause latte e biscotti comprese.
Principio 3
Assicurati di essere in sicurezza fin da quando hai ancora i piedi per terra o fin da quando non sei ancora entrato nello spazio confinato. Babbo Natale si muove in slitta con renne volanti, come puoi fare meglio? Con una PLE? Mah…
Principio 4
Per la tua protezione, prediligi i sistemi di protezione collettiva. Babbo Natale ha altri mezzi per proteggersi ma lui è magico.
Principio 5
Solo dopo aver fatto il massimo di cui ai primi 4 principi, al resto poni rimedio con i DPI: che siano anticaduta o per la protezione delle vie respiratorie.
In fondo, anche Babbo Natale ha stivali speciali per muoversi sui tetti, cappotto e cappello rosso con pelliccia bianca per il vento sulla slitta, barba folta per proteggersi il viso dal freddo.
Alcuni articoli in tema:
Babbo Natale ha una slitta trainata da 8 renne volanti, tu usa un sistema di accesso sicuro.
Fulmine, Ballerina, Donnola, Freccia, Cometa, Cupido, Saltarello, Lampo…le ho cercate su wikipedia, chi se le ricorda altrimenti?
Trainano la slitta di Babbo Natale a velocità fantascientifiche e lo portano direttamente sul tetto della casa di ogni bambino buono.
Ma tu non sei Babbo Natale, l’accesso al tetto non può essere una slitta volante.
Devi essere in sicurezza da quando sei ancora a terra.
Sui sistemi di accesso migliori o preferibili, abbiamo scritto molti articoli.
Qua i più letti e di successo:
- Scale con gabbia si o scale con gabbia no?
- Scale di sicurezza con anticaduta integrato
- Scale portatili: sicurezza e buone pratiche oltre la normativa
- Scale portatili anticaduta speciali
- Antiscivolo pioli scale: adeguare i pioli di vecchie scale industriali
Babbo Natale cammina sui tetti innevati come fosse nel salotto di casa sua, per te è meglio un sistema di protezione.
Sta di fatto che Babbo Natale non cade mai.
Ma lo hai capito, lui è magico… e tu no.
Il tuo lavoro in quota ti espone al rischio di caduta e ti devi proteggere.
Meglio utilizzare sistemi di protezione collettiva come parapetti, passerelle e/o reti anticaduta.
Qua sotto, alcuni degli articoli di maggior successo del nostro blog che hanno trattato l’argomento:
- Parapetti a norma ntc 2018 o parapetti a norma UNI 14122-3;
- Reti anticaduta permanenti per mettere in sicurezza i lucernari;
Anche Babbo Natale usa dei DPI, ma non come quelli che dovresti usare tu.
Ancoraggio
Se lui, come già detto, ha un bel paio di stivali che si “aggrappano” su tutte le superfici (ghiaccio compreso) tu dovresti avere un punto di ancoraggio sicuro e certificato.
Permanente, mobile e/o temporaneo; puntuale o lineare, rigido o flessibile.
Ne abbiamo parlato molte volte e vi abbiamo fatto scoprire ancoraggi molto pratici ma anche molto tecnologici.
Questi alcuni articoli sull’argomento:
- Anticaduta baie di carico: 4 soluzioni tecniche per ogni situazione;
- Ancoraggi mobili anticaduta a portale o pertica: facili da spostare;
- Linee vita a doppio cavo Honorope ®: 10 operatori, 30 m di interasse;
- Anticaduta per finestre e balconi: sicurezza nell’installazione di tende e manutenzioni;
- Gruette, paranchi e tripodi: come scegliere e dove utilizzarli – prima parte
- Ancorarsi a strutture esistenti: 4 tecnologie semplici e sicure;
- … e molti altri ancora
Imbracatura
Babbo Natale ha una bella cintura di cuoio ma a te non basterà, ti serve un’imbracatura anticaduta.
Per aiutarti a sceglierla e indossarla correttamente, abbiamo pubblicato alcuni articoli:
- Quale imbracatura scegliere: i consigli degli specialisti;
- Come indossare correttamente un’imbracatura;
- Dpi per donna che siano adatti alle loro forme e taglie;
- Imbracature in lavatrice: l’importanza della pulizia dei dpi dopo l’utilizzo.
Cordino
I cordini fanno quello che la magia fa per Babbo Natale: collegano la tua imbracatura al punto di ancoraggio.
Qui alcuni articoli sull’argomento che sono tanti:
- Cordini anticaduta e posizionamento: guida alla scelta;
- Cordini a y anticaduta e uso degli hook parking;
- Il posizionamento sul lavoro in quota: situazioni e strumenti d’uso;
- Anticaduta retrattili: le 5 cose da sapere per scegliere quelli giusti;
Elmetto di sicurezza
Se Babbo Natale ha il suo berretto rosso con bordo e pompon in pelliccia bianca (sarà d’orso polare o di renna?) tu devi sempre indossare un elmetto protettivo adeguato e con un bel laccio sottogola.
Qui un paio di articoli al cui interno una guida rapida alla scelta:
- Elmetto protettivo per lavori in quota: quali consigliano gli specialisti
- La tecnologia Mips® nei nuovi elmetti centurion nexus exceed mips
Babbo Natale si cala dal camino, per te sarebbero ambienti confinati o sospetti inquinamento.
Babbo Natale si cala dal camino, non importa quanto stretto, lui ci passa… e nemmeno si sporca.
Sa che in fondo troverà l’albero di Natale sotto cui lasciare i doni.
E vi troverà anche latte, biscotti e una carota per le renne.
Tu ti devi informare bene su cosa troverai all’interno dello spazio confinato o sospetto inquinamento.
O su cosa potrebbe improvvisamente comparire, inaspettato.
Ad esempio, misurando preventivamente l’atmosfera interna e ventilando di conseguenza.
Ma anche portandoti dietro un eventuale autorespiratore di emergenza.
Usando anche strumenti che non inneschino un’esplosione.
Ecco 3 articoli che riassumo cosa e quando andrebbe fatto:
- Rilevatore di gas portatile per spazi confinati: scelta e corretto uso;
- I metodi adeguati per l’aerazione artificiale e naturale degli spazi confinati;
- Dpi Atex: le 4 cose da sapere sui dispositivi anti deflagrazione;
- Lampade Atex: ad ogni ambiente la sua illuminazione;
Scarica anche lo speciale DOSSIER sugli APVR, è in PDF e gratuito.


A proposito di illuminazione, la conosci la storia della renna Rudolph?
Te la faccio raccontare da mia figlia…
Al polo nord, nella stalla di Babbo Natale, nacque una piccola renna dal naso rosso.
La chiamarono Rudolph.
La prendevano sempre in giro proprio per il suo naso rosso e luminoso come una lampadina.
Una notte molto nebbiosa, le renne della slitta di Babbo Natale si persero e chiesero aiuto.
Grazie al suo naso luminoso, Babbo Natale riuscì a consegnare i regali a tutti i bambini del mondo.
Tornati a casa, Rudolph ricevette una medaglia.
E più nessuno la prese in giro.
Anna Mazzieri

