Tutti sappiamo cos’è una barella per feriti ma forse non tutti conoscono le varie tipologie di barelle per soccorso e recupero disponibili sul mercato.
Nel presente articolo farò una breve panoramica sui 7 tipi di barelle per soccorso e recupero comunemente utilizzate sia in quota che negli spazi confinati:
- tavole spinali;
- barelle per soccorso a cucchiaio;
- barelle tipo basket;
- estricatori;
- barelle arrotolabili;
- barelle speciali da montagna;
- barelle speciali da neve.
Ogni azienda con personale addestrato al soccorso e recupero in caso di emergenza negli spazi confinati (ma anche per chi svolge lavori in quota) dovrebbe avere a portata di mano una barella.
In effetti in molti ce l’hanno e un bravo consulente ne consiglia l’acquisto nella speranza che non debba mai essere utilizzata.
Purtroppo questa speranza si trasforma molto spesso in “poca importanza” e per questo la barella viene spesso trascurata, anche nell’addestramento.
Capita in molti stabilimenti industriali di trovare barelle chiuse in qualche armadio la cui esistenza è sconosciuta ai più.
Più facilmente la barella non c’è o, se c’è, non è quella più adatta ma è quella che il fornitore “aveva lì disponibile”.
Vediamo quindi quali sono questi 7 tipi di barelle per soccorso e recupero e quali i relativi vantaggi sperando che questo articolo possa essere utile ad un orientamento di massima sulla corretta scelta da parte del RSPP.
1 – Le tavole spinali.
Sono barelle pensate per il trasporto di feriti con traumi alla schiena che necessitano di essere immobilizzati il più possibile.
Erroneamente qualcuno le impiega come barelle “multiuso”.
Infatti sulle spinali il ferito non dovrebbe starci più di 40/45 minuti o potrebbe subire altri tipi di trauma.
Con una tavola spinale non si può gestire il ferito in verticale e sono molto ingombranti se si deve effettuare un recupero attraverso un passo d’uomo o una bocchetta.
Non si possono trascinare.
Sul mercato ce ne sono di svariati tipi: dai modelli molto economici in politene fino ai modelli più tecnici ed evoluti in materiali non contaminabili, in alluminio o in fibra di carbonio.

Tavola spinale per soccorso in politene a norma CE EN 1865 – PVS spa



2 – Le barelle per soccorso atraumatiche “a cucchiaio”.

Le barelle da soccorso e recupero atraumatiche sono volgarmente dette anche “a cucchiaio perché dovrebbero servire solo a raccogliere il paziente e trasferirlo poi o sulla spinale o su un ‘altra barella.
Quindi si dovrebbero abbinare ad una tavola spinale anche se a volte viene utilizzata come barella principale.
In effetti, negli ultimi anni, alcune aziende hanno messo sul mercato delle barelle a cucchiaio che hanno delle performance molto simili alle spinali.


3 – Barelle tipo basket

Le barelle da soccorso e recupero tipo basket sono delle barelle molto semplici.
Hanno un telaio rigido a gabbia (a “canestro, appunto).
Ci metti dentro il paziente, in alcune anche senza toglierlo dalla tavola spinale, lo assicuri con i cinghiaggi semplici e lo porti via.
Alcune puoi trascinarle, altre puoi sollevarle con un argano.
Le barelle basket di KONG spa, uniche sul mercato, si possono anche portare a spalla.

Non puoi gestire il paziente in verticale.
Quasi tutte sono divisibili in due.
Il vantaggio principale delle barelle basket è la semplicità e in alcuni casi il costo molto ridotto.
Sono però molto più ingombranti delle altre e vanno molto bene se devono essere utilizzate in spazi aperti.
Di contro non sono quasi mai utilizzabili per il soccorso e recupero negli ambienti confinati.
4 – Estricatori

Sono tra i sistemi di trasporto feriti tra i più evoluti.
Blocchi il paziente alla schiena e lo porti fuori.
Va bene solo per brevi percorsi e alcuni puoi anche usarli con verricelli di sollevamento

5 – Barelle per soccorso e recupero arrotolabili.
Di derivazione militare, sono costituite da un “telo” sul quale si appoggia il ferito, lo si avvolge completamente e lo si porta fuori anche attraverso i passaggi più stretti.

Sono infatti quelle maggiormente utilizzate per il soccorso e recupero dagli ambienti confinati.
In alcune puoi inserire anche le tavole spinali o dei materassi a depressione nel caso in cui il paziente sia politraumatizzato.
Quasi tutte puoi trascinarle, sollevarle con apposite maniglie maniglie, sollevarle in verticale, sollevarle in orizzontale con l’ausilio di cinghiaggi speciali.
Alcune hanno i cinghiaggi staccabili e pertanto sostituibili e configurabili in base all’impiego.


6 – Barelle per soccorso speciali da montagna.
Sono barelle disegnate per compiti specifici, spesso uniche nel suo genere, come ad esempio le barelle Lecco di KONG spa, disegnate per essere trasportate a spalla mantenendo il ferito al caldo.

7 – Barelle speciali da neve.
Le si vedono spesso sulle piste da sci.
Sono costituite da “gusci” con speciali maniglie, in grado scivolare sulla neve ed essere condotte da soccorritori con gli sci, per portare il ferito a valle.

Un consiglio sulla corretta scelta di una barella per il soccorso e recupero.
Ognuna di queste 7 tipologie di barelle è stata concepita per impieghi specifici pertanto non ci si può limitare a comprare “la prima barella disponibile”.
E’ necessario, in ogni ambiente, verificarne l’efficacia e la facilità di impiego eseguendo in loco delle prove pratiche e di addestramento.
Anche le barelle sono dispositivi che necessitano di regolare ispezione e manutenzione: verificare sempre sul manuale del produttore.
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Questo articolo è stato scritto in collaborazione con Danilo Girelli – tecnico commerciale di KONG spa, esperto in DPI e attrezzature complesse per il soccorso e il recupero
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