5 motivi per scaricare la serie “Viaggio nel mondo dei DPI” di IN-SAFETY® da leggere in vacanza.
DPI anticaduta formazione e ombrellone: cosa hanno in comune questi tre elementi?
A meno che non si desideri imparare a piantare un ombrellone su un tetto privo di parapetti, direi poco.
Vanno a braccetto invece se si vuole approfittare del tempo da passare sotto l’ombrellone per rinfrescare e migliorare la propria conoscenza sui DPI anticaduta.
Lo si può fare scaricando GRATUITAMENTE e leggendo la serie “Viaggio nel Mondo dei DPI” che in agosto compie un anno circa dalla sua prima pubblicazione.
Ecco anche altri 5 motivi per farlo.
Perché d’estate serve qualcosa da leggere sotto l’ombrellone.
Ma che non sia troppo pesante.
Potreste sempre acquistare l’ultima rivista di enigmistica, un rotocalco scandalistico o un bel romanzo d’avventura.
Ma se avete passione per il mondo della sicurezza e l’argomento DPI anticaduta, sappiate che la serie “Viaggio nel Mondo dei DPI” è composta da articoli brevi e ricchi di immagini.
Articoli che si leggono in pochi minuti, divisi per argomento, scritti con fare pratico da chi ha esperienza diretta, senza elenchi infiniti di sigle, norme o articolati del D.lgs 81/2008.
Perché i miti e le leggende vanno bene solo la sera, intorno ai falò.
Il mondo dei DPI anticaduta è complesso e articolato.
Capita spesso di cadere in errate valutazioni e scelte non corrette derivanti da una conoscenza approssimativa del funzionamento di questi.
Per non parlare di alcuni veri e propri miti e leggende che sono andati diffondendosi negli anni.
Come ad esempio l’apertura “a paracadute” dei dissipatori.
O la paura di morire in 10 minuti se si rimane appesi ad un’imbracatura.
Descriviamo tutti i limiti e le possibilità per ogni categoria di DPI così da fornirvi una visione più ampia e una maggiore consapevolezza nella scelta.
Perché l’anguria si mangia meglio con tutti i denti in bocca.
Lo scopo primario di un sistema di ancoraggi anticaduta, che comprende anche i DPI, è quello di non permettere la caduta.
Per ottenere questo bisogna seguire poche semplici regole, la prima tra tutte è “non arrivare ad avere la possibilità di cadere”.
Perché la caduta è sempre un trauma, anche se arrestata da un cordino e un’imbracatura.
Per metterla sul leggero, se si battono i denti, poi non si mangia l’anguria
Quindi è bene cercare di realizzare, prima di tutto, un sistema a caduta impedita: il risultato si ottiene scegliendo correttamente il punto di ancoraggio e il cordino del tipo e lunghezza giusta.
Nella serie “Viaggio nel mondo dei DPI”, spieghiamo quali sono gli strumenti per realizzare il miglior sistema a trattenuta… o con il fattore di caduta più basso possibile.
Perché il tirante d’aria libero non è la brezza serale che si gode dalla veranda.
Si definisce tirante d’aria libero lo spazio necessario ad un sistema anticaduta per arrestare, in sicurezza, una persona che cade; compresi i margini di sicurezza.
Questo spazio dipende da tante variabili comprese marche e modelli dei DPI impiegati.
Senza una corretta valutazione del tirante d’aria e un’adeguata conoscenza DPI da utilizzare, il sistema di ancoraggio potrebbe essere inutile.
Nella serie “Viaggio nel Mondo dei DPI” raccontiamo come si allungano e deformano gli ancoraggi, i cordini, i corpi zavorrati, i dissipatori, i retrattili, ecc: non sarà più così complicato valutare il tirante d’aria libero.
Perché il salvagente serve a chi non sa nuotare mentre i DPI anticaduta…
…servono a chi non sa volare.
Mentre contemplate il volo dei gabbiani in costiera o il planare di un’aquila in montagna, ricordatevi che le persone che lavorano in quota non sanno volare.
Si devono proteggere con un sistema anticaduta, meglio se collettivo. In extrema ratio, con imbracature, cordini e altri DPI anticaduta.
Se sei un datore di lavoro, un artigiano, un responsabile della sicurezza, un consulente esterno o un lavoratore che si espone al rischio di caduta dall’alto, impara bene come funzionano i DPI anticaduta.