Cosa può accadere se ci sfugge di mano un attrezzo mentre lavoriamo in quota e come evitarlo efficacemente grazie ad appositi sistemi di trattenuta.
La caduta degli attrezzi di lavoro è un’eventualità molto frequente, più di quello che si pensa.
Infatti, abbiamo già parlato della questione caduta oggetti e attrezzature di lavoro nell’articolo: Le 10 cause principali di caduta oggetti quando si lavora in quota.
Anche a me cadono continuamente le cose di mano, soprattutto il cellulare e la penna.
Ma finché mi cadono dalle mani mentre sono in piedi, in ufficio o nel piazzale di un’azienda, il danno sarà limitato alle mie imprecazioni.
Se ciò avviene quando sono in cima ad una postazione di lavoro in quota, una scala, un tetto o appeso in fune, a chi sta sotto può accadere molto di peggio.
Alcuni dati sulla caduta attrezzi e cadute di gravi.
Nel decennio 2006-2016 ci sono stati 532 morti (dati inforMo INAIL) per caduta gravi, strumenti e materiali.
Di questi, 81 in edilizia e 35 in agricoltura ma anche 29 addetti ai montaggi e manutenzioni meccaniche.
Per le stesse cause, gli infortuni gravi sono stati quasi altrettanti.
In altre nazioni, come negli USA, Canada e Australia, si tiene maggiormente il conto di quelle che sono le cadute degli attrezzi anche perché, in molte occasioni, vengono registrate a livello statistico come near miss.
Non è infatti un caso se proprio in questi paesi si fa molta più attenzione ad assicurare gli attrezzi di lavoro mediante appositi sistemi come, ad esempio, i guinzagli per gli attrezzi.
Un esempio di near miss segnalato in Australia e che riguarda la caduta degli attrezzi.
All’inizio del 2019, in un cantiere vicino a Melbourne (AUS), ad un operaio è sfuggita di mano la chiave inglese che stava usando, dal 25° piano.
Questa, con un peso di circa mezzo chilogrammo e una lunghezza di circa 600 millimetri, è caduta per più di 75 metri prima di atterrare fuori dal perimetro delimitato del cantiere, su una strada trafficata adiacente.
Raggiungendo una velocità massima di 133 chilometri all’ora, avrebbe potuto colpire una persona con una forza d’impatto di oltre 360 chilogrammi.
Più che sufficiente per ucciderla o a causarle lesioni gravi e permanenti.
Fortunatamente, è atterrata in mezzo alla strada, sulla striscia di mezzo, non facendo altro che sollevare un po’ di polvere e qualche sassolino di asfalto.

Schema della dinamica del near miss citato nel report australiano – immagine by GRIPPS
A dir la verità, un evento che riguarda la caduta degli attrezzi è successo anche ad un cliente IN-SAFETY.
O meglio, è diventato cliente IN-SAFETY dopo che, a causa di questo evento, ci ha chiamato per una soluzione.
Solo che non erano 75 ma 90 metri, non era una chiave inglese ma una cazzuola, non è atterrata sulla strada ma su un tavolino all’aperto di un bar.. fortunatamente non occupato.
Solo che in Italia, nessun ferito, nessun verbale,,, e non svelerò di certo io l’identità del nostro cliente.
Vi basti sapere che, almeno dopo, hanno adottato sistemi contro la caduta degli attrezzi consigliati e forniti da noi.
Sistemi e guinzagli contro la caduta degli attrezzi (tools tethering).
Questi sistemi sono pensati per arrestare in modo totalmente sicuro un attrezzo prima sfugga dal controllo dell’utilizzatore.
Lo fanno per mezzo di guinzagli, cavetti o mini retrattili, così da essere anche facilmente recuperati.
Sono infatti un ottimo complemento alle tavole fermapiede di ponteggi e parapetti, grigliati di passerelle o reti anti calcinaccio.
Tutti sistemi già previsti dalla nostra normativa, proprio con funzione di evitare la caduta di gravi,
Il problema è che in genere non agevolano il lavoratore nel recupero di suddetto attrezzo.
E, diciamocelo, non sono infallibili.
Combinando i due sistemi, il rischio praticamente si azzera e ci sono molte meno distrazioni e meno perdite di tempo nel recuperare gli attrezzi.
Un modo giusto e un modo sbagliato di legare gli attrezzi
Non che in Italia non si usino già sistemi per legare gli attrezzi.
Soprattutto chi lavora in fune, è già abituato ad usare guinzagli e moschettoni.
Anche nell’esempio “australiano” riportato nelle righe precedenti, il lavoratore aveva assicurato la chiave inglese ad un cordino con moschettone.
Cordino munito di moschettone cha ha poi legato al polso.
Allora come è successo che gli è sfuggita la chiave inglese rischiando quasi di uccidere qualcuno?
La risposta, in breve, è che all’operaio è stato insegnato quanto fosse importante legare i suoi strumenti ma non gli è stato insegnato a farlo nel modo giusto.
E questi ha utilizzato un moschettone, il primo che ha trovato, a singolo movimento (di quelli da portachiavi per intenderci) che si è aperto accidentalmente.

La prevenzione della caduta degli attrezzi non è qualcosa che può essere fatta a metà, improvvisata o, peggio, arrangiata.
L’operaio ha fatto ciò che gli è stato detto e insegnato, ignaro che tutto ciò fosse comunque sbagliato
Pertanto, la corretta scelta e applicazione di sistemi contro la caduta degli attrezzi è fondamentale.
E’ necessario abbinare alla propria attrezzatura, il modo corretto di legarla affinché non cada nel vuoto.
Ed è importante anche dare le corrette indicazioni al lavoratore, una formazione anche su questo aspetto.
Oppure fare in modo che non possano sbagliare nemmeno volendo.
Un po’ come quando si scelgono i DPI: se si dota il lavoratore di un’imbracatura ben progettata, con un’ottima vestibilità, dandogli chiare istruzioni, è più difficile che la indossi al contrario o si dimentichi qualche pezzo in giro.
Come attrezzarsi correttamente contro la caduta degli attrezzi.
- Prima di tutto i connettori o moschettoni che connettono il guinzaglio all’attrezzo, dovrebbero essere apribili con almeno due movimenti. Proprio come lo sono, ad esempio, tutti i connettori da lavoro EN 362, utilizzati in anticaduta persone. Questo evita l’apertura accidentale e la caduta dell’attrezzo.
- In secondo luogo, il laccio non deve essere troppo lungo. Questo perché tutti i guinzagli per gli attrezzi hanno una resistenza massima. E più questo è lungo, più “strada” percorre l’attrezzo cadendo prima che il guinzaglio lo fermi. Più strada fa, maggiore forza sviluppa fino a rischiare di rompere il guinzaglio. Un po’ come scegliere il cordino anticaduta: cercare sempre il fattore di caduta più basso possibile.
- Questo ci conduce al terzo punto ovvero che il guinzaglio deve avere una buona resistenza ed integrità. Bisogna evitare di utilizzare vecchie corde erose o sfilacciate. Oppure “spago” di canapa dalla resistenza incerta. Così come le legature, cioè i nodi, e/o le cuciture, i veri punti deboli di ogni sistema tessile.
- Quarto, il punto di attacco che non deve essere casuale ma dovrebbe avere un valore di resistenza, se non certificato, quantomeno testato. Ad esempio, alcuni anellini in plastica che si possono trovare in qualsiasi ferramenta, più adatti al gioco che al lavoro, potrebbero spaccarsi a sollecitazioni molto basse. L’uso di fascette da elettricista non da garanzia sulla tenuta e contro lo scivolamento degli attrezzi.


Prevenzione caduta degli attrezzi testata e garantita.
Un sistema sicuro e garantito per legare gli attrezzi da utilizzare in quota, è sempre da preferire rispetto a sistemi artigianali.
Intanto per le garanzie di sicurezza.
I sistemi e i componenti sono testati e garantiti da un produttore specializzato che ha eseguito test specifici.
Evitiamo di parlare di “certificazioni” perché queste sono, di solito, riferite a specifiche normative tecniche.
Non essendoci normative tecniche per i produttori di guinzagli per attrezzi, parliamo piuttosto di prove interne.
Che si traducono nel fatto che, per ogni tipologia di guinzaglio, supporto, anello, laccio, (etc etc.), il produttore fornisce un manuale di utilizzo con indicati anche i carichi massimi ammissibili.
Ovvero le dimensioni, la forma e il peso dell’attrezzo che è in grado di sostenere e del quale è in grado di arrestare la caduta senza rischio di perderlo.
Usato come dice il produttore, funziona; se non funziona, ne risponderà con le sue policy di garanzia.

Per il costo.
Un sistema completo di guinzagli contro la caduta degli attrezzi, di tipo testato e garantito da un produttore specializzato, è maggiore rispetto all’uso di cordini, spaghi e fettucce di recupero.
Potrebbe essere superiore di qualche decina di euro fino a poche centinaia.
Sono cifre che non fanno girare la testa, ridicole se confrontate al costo di un attrezzo professionale (un avvitatore o un tassellatore) che cade e si spacca.
Sono i soldi meglio spesi nella vita, se si pensa alle eventuali conseguenze della caduta di un attrezzo sulla testa di un collega o di un passante.
Una grande facilità d’uso.
Si comprano e si installano con pochi click di moschettone.
Si attaccano e si staccano in frazioni di secondo con la certezza che tutto funzioni.
Sono comodi e non intralciano il lavoro, soprattutto quelli tipo mini retrattile.

Versatili
I produttori di sistemi più evoluti offrono tantissimi tipi di guinzaglio e connettori.
Si va dai piccoli cavetti metallici plastificati fino a vere e proprie fettucce elasticizzate, passando da mini dispositivi retrattili che, quando non in uso, sono completamente avvolti all’interno di un guscio.
I connettori poi sono di tutti i tipi, anche per offrire una salda tenuta su piccoli utensili privi di asola come cacciaviti, chiavi inglesi o tenaglie.
Oppure per sostenere in maniera sicura grandi utensili come trapani, motoseghe, tassellatori e altri utensili a batteria… anche per evitare che cada il pacco batterie durante la sostituzione.
Il tutto collegabile sia all’imbracatura che ad apposite cinture.
Ma non mancano polsiere, buckets, pannelli a scoparti da fissare alle PLE, sacchetti calamitati porta bulloni e persino speciali guanti antiscivolo, muniti di asole per collegare i guinzagli.
Come IN-SAFETY può aiutarti ad adottare un buon sistema contro la caduta degli attrezzi… in sole 4 mosse.
- Ti aiutiamo a identificare i rischi relativi alla caduta degli attrezzi esistenti nella tua azienda e ti forniamo una valutazione sui tuoi eventuali sistemi già in uso: in questo modo avrai un’istantanea della situazione esistente e potrai capire, anche per step, quali sistemi e quali procedure adottare.
- Ti forniamo gli strumenti e le conoscenze di cui hai bisogno per creare un ambiente di lavoro più sicuro consigliandoti anche nella scelta del sistema più adatto a, anche in combinazione con i DPI;
- Insegniamo a te e ai tuoi lavoratori come utilizzare i guinzagli contro la caduta degli attrezzi che hai acquistato.
- Anche dopo, continuiamo a seguirti offrendo aggiornamenti periodici sui materiali e sull’addestramento.
Invia una richiesta di contatto e richiedi un sopralluogo gratuito, anche per le attrezzature contro le cadute degli attrezzi di lavoro.
Immagini per gentile concessione di GRIPPS