IMBRACATURE ED ELMETTI

Nella dotazione base per la protezione di un lavoratore, vi è sempre un’imbracatura, tecnicamente definita “presa per il corpo”, e l’elmetto che preserva la testa da cadute di oggetti e urti.

Succede spesso che tale scelta venga demandata all’ufficio acquisti senza tenere conto delle reali esigenze del lavoro che un operaio deve andare ad effettuare e senza tenere conto delle ergonomicità e della comodità.

Nella filosofia IN-SAFETY, la giusta scelta determina anche un più alto indice di sicurezza in quanto un DPI comodo viene anche più facilmente indossato e tenuto indosso per tutto il tempo necessario.

Nella nostra esperienza, un DPI scomodo viene spesso indossato male o tolto alla prima occasione portando il lavoratore a dimenticarsi di reindossarlo correttamente.

Altro fattore non meno importante, la tendenza ad un acquisto non ponderato in base alle reali necessità porta molto spesso a spese eccessive per DPI ridondanti.

Le imbracature sono DPI di III^ (terza) categoria e pertanto necessitano di regolare ispezione annuale.

Invece, gli elmetti sono spesso classificati di II^ (seconda) categoria, soggetti soltanto ai controlli pre e post uso e alla sostituzione dopo la data di scadenza.

imbracature anticaduta

Imbracature Anticaduta

Le imbracature anticaduta per uso lavoro rispondono alla normativa CE EN 361.

Sono generalmente composte da elementi tessili cuciti insieme e da elementi metallici come fibbie e anelli di ancoraggio.

La trattenuta si realizza mediante fasce che cingono il lavoratore intorno all’inguine e sulle spalle.

Molti produttori usano colori diversi per le fasce inferiori (zona inguine e gambe) e per le fasce superiori (dorso e spalle), in modo da facilitare la fase di vestizione.

Solitamente la regolazione è affidata a fibbie metalliche, che possono essere fisse (non apribili) o a sgancio rapido (più comode da indossare ma che possono indurre il lavoratore a dimenticarsi di riallacciarle tra un turbo di lavoro e l’altro.

I punti di ancoraggio anticaduta sono posizionati sul dorso (punto dorsale, schiena alta) e sullo sterno (punto di attacco sternale).

Alcuni modelli base, hanno solo il punto dorsale.

È molto importante leggere bene il manuale di istruzioni per identificare con assoluta certezza dove siano i punti di attacco anticaduta, segnalati con una lettera A maiuscola.

Non è raro che il punto sternale sia composto da 2 occhielli che funzionano solo se uniti da un connettore e identificati, a seconda del produttore, o con la sigla A/2 (A ½) o con una lettera A colorata solo per metà (si legga sempre attentamente il manuale del produttore).

Spesso le imbracature, anche quelle basilari, possiedono cinturini ausiliari di regolazione ma che non garantiscono la trattenuta.

La scelta della taglia è importante: un’imbracatura sottodimensionata è scomoda e impedisce i movimenti del lavoratore.

Se troppo grande è anche peggio: un’imbracatura che rimane lasca, aggiunge il trauma di un effetto frustata al già violento impatto delle fasce in caso di arresto caduta, con conseguenze devastanti soprattutto in zona inguine… quando non rischia di sfilarsi lasciando cadere il lavoratore.

imbracature - sierra duo - attacco dorsale

Attacco Dorsale

imbracature - sierra duo - attacco sternale

Attacco Sternale

imbracature di posizionamento

Cinture di Sicurezza

Le cinture di sicurezza sono definiti dispositivi di posizionamento e rispondono alla normativa CE EN 358.

Hanno la forma di un cinturone che fascia la parte alta dei fianchi, si chiude davanti con una fibbia e presentano anelli laterali ai quali si ancorano i cordini di posizionamento.

Non sono certificate come anticaduta e, se usate come tale, possono provocare gravi danni all’operatore poiché cingono solo la vita e non distribuiscono l’urto di un arresto caduta su tutto il tronco.

Per questo, nei lavori in quota, devono essere sempre utilizzate in abbinamento ad un’imbracatura anticaduta a norma CE EN 361.

Una cintura di sicurezza di posizionamento (abbinata ad uno o più cordini di posizionamento) è molto utile quando si lavora su scale o in postazioni di lavoro in quota dove l’equilibrio può essere precario e vi sia la necessità di avere le mani libere, per saldare, avvitare, ecc. ecc.

Molti produttori hanno modelli di cinture già integrate sull’imbracatura anticaduta, altri invece sono vendute separatamente.

Se il posizionamento sul lavoro è un evento occasionale (non continuativo), in IN-SAFETY consigliamo di acquistare una cintura di sicurezza separata poiché la sua forma a cinturone fasciante impedisce spesso i movimenti e tiene molto caldo (da evitare in estate o in luoghi di lavoro con una temperatura alta).

Al contrario, se si verifica spesso la necessità di posizionarsi in maniera comoda, avere la cintura integrata e all’imbracatura potrebbe essere la scelta migliore.

imbracature - safety belt - cintura di posizionamento

Cintura di Sicurezza

imbracature - sierra trio - imbraco con cintura integrata

Imbracatura con Cintura di Sicurezza Integrata

imbracature con cosciali

Imbracature Speciali

Per lavori specialistici, vi sono in commercio diversi tipi di imbracature che consentono di lavorare in condizioni particolari e più complesse rispetto al semplice lavoro in quota.

Imbracature per lavoro in sospensione (rope access).

Tra queste, le più tecnologiche sono le imbracature con cosciali impiegate soprattutto da chi lavora in fune (rope access) e da chi si occupa di soccorso.

Le imbracature con cosciali rispondo alla normativa CE EN 813 anche se solitamente sono certificate anche secondo CE EN 361 (anticaduta) e CE EN 358 (posizionamento).

Attenzione: in caso di dispositivo certificato solo CE EN 813, questo non può essere utilizzato come anticaduta.

Le caratteristiche predominanti di tali imbracature sono le imbottiture performanti e gli anelli di attacco e posizionamento basso-ventrali (in aggiunta agli attacchi anticaduta dorsali, sternali e agli anelli di posizionamento laterali).

Sono pensate per sorreggere un lavoratore in fune, in posizione semi-seduta, in modo tale da non provocare compressioni pericolose che possono portare alla sindrome da sospensione.

Solitamente, per lavori in sospensione molto prolungati, all’imbracatura si abbina anche un seggiolino che scarichi completamente il peso dalle gambe.

imbracature - imbracatura con cosciali

Imbracatura per lavoro in sospensione

imbracature - hammock - seggiolino

Seggetta

Imbracature per spazi confinati.

Le imbracature adatte al lavoro e al recupero negli spazi confinati non sono molto dissimili dalle imbracature anticaduta a norma CE EN 361.

Una delle peculiarità di queste imbracature è soprattutto il posizionamento leggermente più basso dell’attacco sternale, così da evitare, in caso di recupero di un corpo inerte, che il connettore comprima la carotide:

Infatti, quando si solleva un lavoratore incosciente, è molto facile che il moschettone sternale salga fino alla gola comprimendola per tutto il tempo necessario al sollevamento… con conseguenze drammatiche.

Altri modelli presentano anelli ausiliari sugli spallacci che agevolano l’uso di un archetto di recupero.

Un’altra caratteristica che può avere un’imbracatura speciale per gli ambienti confinati è l’anello dorsale posto alla fine di una fettuccia di prolungamento in modo tale che l’ancoraggio sia facilmente accessibile anche nel caso in cui l’operatore o il soccorritore indossino un pacco bombole a zaino.

imbracature - archetto - spazi confinati - diapason

Archetto per sollevamento da spallacci

Imbracature per ambienti Atex, anticalore o dielettriche.

Vi sono in commercio speciali imbracature dalle caratteristiche tecniche del tutto simili a quelle illustrate precedentemente ma costruite con speciali materiali con caratteristiche di sicurezza aggiuntive:

  1. componenti antistatici e antiscintilla certificati per l’impiego in ambiente esplosivo Atex
  2. elementi tessili anticalore o antifiamma per l’uso in ambienti con fiamme libere o per l’uso durante operazioni di saldatura o taglio con fiamma ossidrica;
  3. elementi isolati elettricamente in grado di limitare o evitare i rischi di elettrocuzione (DPI dielettrici)

Per approfondire i DPI certificati in ambiente Atex, puoi leggere l’articolo sulla Tech-Zine: DPI Atex

imbracature - antistatiche - atex

Imbracatura Atex

imbracature - dielettriche - isolate

Imbracatura Dielettrica

imbracature e elmetti

Elmetti

Gli elmetti, o caschi, sono dispositivi atti a proteggere la testa dalla caduta di oggetti ma anche ad evitare danni dovuti ad urti accidentali durante gli spostamenti in quota o in seguito ad una caduta.

Per questo, per chi lavora in quota, in fune o negli spazi confinati, è indispensabile che il casco sia allacciato con apposito cinghia sottogola.

I caschi da lavoro convenzionali sono certificati secondo la norma CE EN 397 e presentano, oltre alla caratteristica di proteggere la testa dagli urti, anche la capacità di sganciarsi in caso che la pressione sulla cinghia sottogola superi i 50 kg, in modo da evitare strangolamenti in caso di impigliamento.

l’altro elemento fondamentale, oltre alla calotta e al cinghia sottogola, è la struttura interna che deve garantire un certo spazio vuoto tra la calotta interna e la testa (circa un paio di centimetri) e deve potersi regolare in modo che non si sfili al minimo movimento… ma anche che non stringa troppo.

Di prestazioni superiori, ci sono anche elmetti definiti “ad elevate prestazioni per uso industriale” e che rispondono alla normativa CE EN 14052/2013.

Questi elmetti, di uso comune nell’industria pesante e tra gli enti di soccorso come i vigili del fuoco o la croce rossa, devono garantire protezione, oltre che alla parte sommitale della testa, anche alle zone frontali, laterali e al collo.

imbracature - elmetto - mouse work

Elmetto da lavoro Mouse Work

Luci, visiere e otoprotettori.

La maggior parte degli elmetti professionali ad uso lavoro hanno la possibilità di essere accessoriati con altri sistemi di protezione, sia per gli occhi sia per le orecchie.

Oppure con lampade per la visione in aree scarsamente illuminate (come gli spazi confinati) o per lavorare di notte.

Molti produttori producono modelli su cui possono essere integrate lampade e visiere di diverse lunghezze e diversi gradi di oscuramento.

Nella stessa maniera, vi possono essere integrati sistemi di protezione delle orecchie come cuffie o tappi.

Altri modelli più tecnologici, integrano sistemi di intercomunicazione come microfoni e radio ricetrasmittenti fino a videocamere action cam.

Le visiere protettive convenzionali devono essere certificate secondo la CE EN 166 oppure a norma CE EN 14458/2018 se devono essere abbinate ad elmetti ad alte prestazioni a norma CE EN 14052/2013.

Come altri dispositivi, anche gli elmetti possono essere certificati come dielettrici mentre le lampade abbinabili possono essere anche certificate per ambienti Atex.

imbracature - visiere elmetti

Visiere

imbracature - elmetto con cuffie

Casco con otoprotettori

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