Chiarimenti sulla compatibilità e sull’effettivo funzionamento delle linee vita verticali retrofit all’interno di scale con gabbia.
Le linee vita verticali o rotaie anticaduta all’interno di scale con gabbia sono applicazioni retrofit che dovrebbero avere lo scopo di mettere a norma vecchie scale con gabbie senza requisiti di sicurezza o comunque migliorarne la sicurezza .
Fermo restando che, come scritto in altri articoli precedenti, per noi la scala con gabbia, anche se a norma, presenta un bel po’ di rischi residui e non da la certezza assoluta di arrestare una caduta.
In questo articolo analizzeremo cosa dice la disciplina in merito all’impiego di linee vita verticali con mantenimento o meno della gabbia.
E in che misura tali applicazioni costituiscano un miglioramento per la sicurezza dell’operatore.
Interrogheremo nel merito anche i principali produttori con cui IN-SAFETY® collabora.
Linee vita verticali retrofit: cosa dice la normativa.
Su questo aspetto, un po’ tutte le normative convergono: le linee vita verticali anticaduta sono sistemi alternativi alla gabbia di protezione delle scale alla marinara quando questa non può essere installata.
L’art. 113, paragrafo 2 del D.Lgs 81/2008 dice: “Quando l’applicazione della gabbia alle scale costituisca intralcio all’esercizio o presenti notevoli difficoltà costruttive, devono essere adottate, in luogo della gabbia, altre misure di sicurezza atte ad evitare la caduta delle persone per un tratto superiore ad un metro.
L’interpretazione più comune è che si metta un dispositivo anticaduta o si utilizzi un DPI al posto della gabbia, non insieme alla gabbia.
Di contro, sul D.Lgs 81/2008 non si trova nessun divieto esplicito di inserire una linea vita verticale dentro la gabbia o di utilizzare un DPI aggiuntivo a questa.
Rimanda alla valutazione dei rischi da parte del datore di lavoro.
La norma tecnica per l’accesso alle macchine UNI EN ISO 14122-4 (a partire dalla versione del 2016) al paragrafo 4.2.2 scrive:
“Le principali alternative per la protezione dalle cadute dall’alto degli utilizzatori di scale fisse sono le seguenti:
- a) Gabbia di sicurezza: La gabbia è un mezzo che è sempre presente e il livello di sicurezza effettivo non dipende dalle azioni dell’operatore, pertanto è la scelta preferita.
- b) Dispositivo di anticaduta di tipo guidato su linea di ancoraggio rigida (anticaduta): Un dispositivo di anticaduta è efficace soltanto se l’utilizzatore sceglie di utilizzarlo. Se un’imbracatura con un sistema di scorrimento non compatibile è utilizzata con un dispositivo di anticaduta di tipo guidato, vi è un rischio di caduta”.
Aggiungendo alla fine:
“Non si deve utilizzare una combinazione di gabbia di sicurezza e anticaduta”.
Ma come ben sappiamo, le normative tecniche per accesso ai macchinari non sono cogenti.

Linea vita a cavo flessibile Stopcable™ di Tractel® Italiana S.p.A. dentro una scala con gabbia – foto by S&M Anticaduta
I motivi pratici per cui non si dovrebbe lasciare la gabbia nonostante l’installazione linea vita verticale retrofit.
Proprio perché non esiste una norma cogente che vieta esplicitamente l’installazione di un anticaduta dentro una gabbia, capita che qualcuno scelga di mantenere entrambi i dispositivi di sicurezza:
- perché la gabbia, anche quando non rispetta i requisiti di norma, da un “senso di sicurezza” a chi sale;
- perché la demolizione della gabbia, in determinate strutture, può danneggiare la scala stessa o comprometterne la durata e la resistenza agli agenti atmosferici;
- perché la demolizione è un costo in più;
- perché si pensa che due dispositivi siano meglio di uno solo e con ciò di stare dalla parte della ragione.
Tenteremo di dimostrare che, con le giuste valutazioni e le giuste informazioni, questi 4 punti non reggono.

Perché in realtà non conviene mantenere entrambi i sistemi.
Il falso senso di sicurezza.
Il senso di sicurezza è relativo e potrebbe ribaltarsi se si tengono in considerazione i danni che si possono subire cadendo dentro la gabbia e urtandola.
Oppure rimanendoci incastrati dentro, per dimensioni antropomorfiche o per intralcio di attrezzature.
Non sono pochi gli specialisti esperti che preferiscono di gran lunga il solo dispositivo anticaduta e tremano all’idea di salire chiusi dentro una gabbia a più di 15/20 metri di altezza (vedi torri faro, tralicci telecomunicazioni, postazioni radar).
Complicazioni in caso di procedura di salvataggio.
Le complicazioni in caso di un eventuale salvataggio non sono da meno.
Salvare ed evacuare un ferito da dentro una scala con gabbia è un’operazione complicata.
Quasi impossibile da eseguire se non con speciali tecniche e attrezzature proprie dei Vigili del Fuoco: più simili alle operazioni di estricazione dalle lamiere di un incidente automobilistico che al recupero di un ferito in quota.
Con l’aggravante dell’altezza.
Anche nel caso in cui il ferito sia facilmente raggiungibile dall’alto per compiere una manovra di salvataggio tecnico, rimane la complicazione di doverlo svincolare anche dal carrellino della linea vita verticale e poi calarlo senza farlo impigliare nella gabbia.
Infine, in manovre che prevedono lo svincolo dal basso, la navetta anticaduta lavorerebbe contro, bloccando il ferito sulla linea vita verticale.
L’anticaduta potrebbe non funzionare e provocare più danni.
Il vero problema è che nessuno garantisce che un anticaduta di tipo guidato EN 353-1 entri in funzione correttamente all’interno di una scala a gabbia.
Ovvero che la gabbia non interferisca con il funzionamento della linea vita verticale.
Nessun produttore di tali dispositivi, almeno tra quelli con cui collaboriamo, indica sul manuale la compatibilità con la presenza di gabbie guardacorpo.

Il parere di HARKEN INDUSTRIAL:
HARKEN INDUSTRIAL produce un sistema a rotaia EN 353-1 installabile retrofit su scale esistenti.
Valerio Guadagno e lo staff tecnico di HARKEN INDUSTRIAL ci spiegano chiaramente la questione:
- Harken non dà indicazioni sulla compatibilità tra gabbie e dispositivo anticaduta perchè si attiene a quanto indicato nelle normative di riferimento per il proprio prodotto: la EN 353-1;
- La EN 353-1 certifica un dispositivo anticaduta di tipo guidato su linea di ancoraggio rigida e in tutta la normativa è presente solo il carrello e il binario ma mai la gabbia: quindi nessun test è effettuato considerando che ci potrebbe essere la gabbia, stando anche a quanto indicato nella EN 14122-4:2016, al punto 4.2.2. (vedi sopra);
- Come fare la scelta fra una soluzione o l’altra è indicata nel punto 4.2.3 della direttiva stessa, in cui si spiega che la scelta va fatta effettuando un’analisi del rischio secondo la ISO 12100 dell’applicazione specifica: è quindi responsabilità di chi
progetta il sistema di accesso fare la valutazione del rischio di quella specifica scala e di decidere se mettere la gabbia o il binario.
Continua Valerio:
“Tutti i test della EN 353-1 sono normati e definiti in ogni dettaglio, anche la distanza della massa di prova dal binario.
I test sono statici e dinamici, eseguiti con varie angolazioni di installazione del binario e distanze delle masse di prova dal binario.
Alcuni test sono eseguiti con la massa di prova attaccata direttamente al carrello, altri test con la massa di prova alla distanza di max 215 mm, altri test alla distanza di max 300 mm e altri test ancora alla distanza max 600 mm”.
Quindi test incompatibili con la presenza di una gabbia di 60 cm

Le prove fatte da Tractel® Italiana S.p.A.
Tractel® Italiana S.p.A. è il produttore delle scale anticaduta FABA™.
Ma anche della rotaia FABA™ installabile su scale esistenti e della linea vita verticale Stopacable™, anche questa installabile retrofit su scale esistenti.
Per rispondere alla stessa domanda che ci siamo fatti noi, cioè se conviene installare una linea vita verticale all’interno di una scala con gabbia, ha pubblicato i risultati di una serie test specifici.
Test eseguiti anche sui cordini EN 355 utilizzati all’interno di una gabbia di protezione di una scala.
Questi i risultati riportati su l’uso di un cordino EN 355:
- “ … L’analisi dei test realizzati con un cordino ad assorbimento di energia conforme alla EN 355, indica che non sono adatti per essere utilizzati in combinazione con una scala a gabbia per scopi di protezione anticaduta. Nessuno dei test ha dimostrato risultati soddisfacenti. I test hanno dimostrato che l’uso di un cordino con assorbitore di energia in scale a gabbia sarebbe estremamente pericoloso. …”
- “ … nelle cadute analizzate, è stato rilevato che il manichino antropometrico potrebbe collidere con la gabbia a livelli di impatto potenzialmente letali prima che l’assorbitore si apra, rendendolo totalmente inefficace …
- “ … il cordino con assorbitore di energia è incapace di prevenire qualsiasi movimento laterale, permettendo al manichino antropometrico di oscillare nella gabbia. Questo ha portato a decelerazioni da impatto inaccettabilmente elevate. …”
I risultati sull’uso di una linea vita a cavo metallico EN 353-1.
Avendo il cavo metallico una certa flessibilità verticale ed essendo la caduta inserita in una gabbia di metallo di piccole dimensioni, si sono avuti i seguenti risultati:
- “nessun arresto corretto”;
- “89% caduta con danni collaterali anche gravi”;
- “11% di arresto con danni limitati”.
Risultati con rotaia rigida EN 353-1
Leggermente migliori i test su una rotaia rigida dovuti all’assenza di flessione
- “33% di arresto corretto”;
- “22% caduta senza arresto”;
- “45% caduta con danni collaterali anche gravi”.
Conclusione finale: eliminando la gabbia si elimina la possibilità di un malfunzionamento della linea vita verticale installata retrofit.

Riepilogo sull’uso di linea vita verticale insieme ad una gabbia anticaduta.
Il D.Lgs 81/2008 non vieta esplicitamente l’uso contemporaneo dei 2 dispositivi ma tutte le norme tecniche sono chiare: o la gabbia di protezione o un dispositivo di arresto caduta EN 353-1.
Aggiungiamo che i produttori seguono le norme tecniche di cui sopra senza entrare nello specifico se un anticaduta guidato funzioni o meno all’interno di una gabbia.
È molto più probabile che, in caso di malfunzionamento del loro dispositivo, contestino proprio la presenza della gabbia per i motivi di cui sopra.
Non ultimo, letteratura tecnica e prove effettuate da produttori specializzati dimostrano con i fatti come le linee vita verticali dentro la gabbia non funzionino correttamente.
Quindi una soluzione doppia non migliora la sicurezza fisica e potrebbe complicare le procedure di salvataggio ed evacuazione.
L’unico motivo valido rimasto per usare entrambi i sistemi è soddisfare quella necessità di “senso di sicurezza” che la gabbia infonde ma che, scusate il gioco di parole, è infondato.
La cosa giusta da fare.
Se hai una scala alla marinara con gabbia che necessita di un miglioramento della sicurezza (e che non puoi sostituire), fai un’attenta valutazione dei rischi tenendo conto che:
Se installi una linea vita verticale ed elimini la gabbia:
- eliminerai i danni collaterali dovuti agli urti del corpo dentro la gabbia;
- sarai certa/o che la linea vita verticale funzionerà correttamente;
- dovrai obbligare a salire sempre e solo con i DPI dopo specifica formazione e addestramento ( e gli operatori si dovranno abituare alla mancanza di “senso di protezione” della gabbia);
- sarà più semplice attuare una procedura di salvataggio ed evacuazione per eliminare o limitare il rischio da sospensione inerte;
- rispetti le indicazioni date dalle normative tecniche con le quali i produttori certificano i propri dispositivi.
Se installi una linea vita verticale e mantieni la gabbia non a norma:
- forse diminuisci ma non elimini i danni collaterali dovuti agli urti del corpo dentro la gabbia.. e potrebbero aggiungersi i danni relativi ad una eventuale sospensione inerte, non puoi escluderli.
- se il problema era la gabbia non a norma, comunque dovrai obbligare a salire quella scala con DPI e relativa formazione e addestramento ( e gli operatori si dovranno addestrare all’uso dei DPI e della linea vita verticale con l’ingombro della gabbia);
- una procedura di evacuazione, già complicata dalla gabbia, potrebbe diventare ancora più complicata;
- ti assumi la responsabilità di aver impiegato una linea vita verticale che per sua costruzione non è testata per funzionare dentro una gabbia.
Quale scelta fare, a noi sembra evidente ma, qualunque sarà la tua scelta, ricorda che l’installazione di linee vita verticali per mettere a norma le scale con gabbia, è un lavoro che richiede scelta corretta dei dispositivi e verifiche strutturali delle scale, con rilascio di relazione tecnica, manuale d’uso e dichiarazione di corretta posa.