Interventi per una maggiore sicurezza dei manutentori addetti ai trasloelevatori, miniload, impianti e scaffalature automatiche
Capita che i sistemi anticaduta nei magazzini automatici siano assenti o insufficienti.
È quindi necessario pensare ad interventi di miglioramento per la sicurezza contro le cadute dall’alto, soprattutto dei manutentori o degli addetti al controllo di un magazzino automatico.
Tali interventi possono interessare i trasloelevatori, miniload o le scaffalature.
Ma anche i percorsi di accesso agli impianti interni ed esterni come ad esempio gli impianti elettrici e di illuminazione, gli impianti antincendio, gli smoke-out o macchine presenti in copertura.
Quando è necessario migliorare la sicurezza anticaduta nei magazzini automatici.
I magazzini automatici dovrebbero funzionare senza l’intervento umano e per questo, in genere, non prevedono percorsi pedonali di accesso in quota o postazioni di lavoro protette contro le cadute.
Poi però, come tutte le macchine, anche i magazzini automatici necessitano dell’intervento umano: eventi o situazioni in cui l’intero sistema o parte di esso deve essere fermato per consentire l’accesso di personale addetto alla manutenzione.
Tra gli interventi programmabili, in quota, ci sono le manutenzioni e le ispezioni periodiche:
- ai trasloelevatori (culle, cavi e pulegge);
- agli scaffali (verifica dei serraggi);
- sugli impianti presenti all’interno:
- sostituzione sensori sprinkler;
- pulizie filtri impianti di ventilazione;
- sostituzione sensori smoke-out;
- ai presidi anticaduta o scale presenti all’interno.
- altri sistemi.
Non meno importanti, anzi forse più frequenti, gli eventi occasionali che richiedono interventi di emergenza quali guasti e rotture agli organi di movimento. Oppure inceppamenti dei meccanismi che possono causare o essere causati da disallineamenti o fuoriuscite delle merci sugli scaffali.
Nei casi sopra, gli operatori e i manutentori devono entrare e spesso salire in quota, esposti al rischio caduta dall’alto in quanto non sempre è possibile intervenire con una PLE.

Immagini di un intervento di emergenza su pallet rovesciati in magazzino automatico – foto di Luca Pagani – TecnoLiving
Dove i manutentori sono esposti al rischio caduta dall’alto in un magazzino automatico.
Sui trasloelevatori
Gli operatori possono trovarsi a dover salire sui trasloelevatori per accedere a quei meccanismi composti da cavi, pulegge e rulli che permettono il movimento verticale e trasversale delle culle ovvero dei meccanismi che prelevano i materiali dagli scaffali.
I più moderni e grandi sono dotati di scale alla marinara verticali, che possono essere a gabbia o con dispositivo anticaduta di tipo guidato. Nei magazzini automatici più piccoli o con trasloelevatori più vecchi, l’accesso alle componenti in alto può avvenire con una P.L.E. ma solo se c’è spazio e/o se c’è una programmazione.
Capita a volte che l’accesso alla parte superiore dei trasloelevatori debba avvenire salendo dalle scaffalature.
Riassumendo, le situazioni possono essere 3 o anche 4:
- accesso su trasloelevatore con intervento da sopra la scala;
- accesso su trasloelevatore con passaggio da scala a culla;
- accesso su trasloelevatore attraverso le scaffalature
- nei casi peggiori, arrampicata sugli organi del trasloelevatore privo di scala

Sulle scaffalature.
Le scaffalature sono solitamente costruite da aziende diverse da quelle che costruiscono i trasloelevatori. Spesso è diversa anche l’azienda che costruisce “l’involucro” ovvero il capannone che ospita il magazzino automatico con tutti gli impianti accessori già citati prima. Il coordinamento tra i tre soggetti sulla gestione degli accessi in quota e sulla sicurezza anticaduta dei manutentori, è spesso ridotto al minimo quando del tutto assente.
Le dimensioni delle scaffalature, nel loro complesso e nei loro componenti, sono molto variabili. Non è raro trovare scaffalature più alte di 30 metri con profili dimensionati per sostenere grandi carichi così come strutture più sottili, dimensionate per ospitare piccole scatole di cartone.
I lavoratori possono essere esposti alle cadute dall’alto anche durante le operazioni sulle scaffalature stesse o quando le usano per raggiungere gli impianti tecnologici sopra di esse.
Sopra la copertura del magazzino automatico, i rischi sono nè più nè meno gli stessi che sopra ogni copertura, compresi i problemi di gestione dei soccorsi ma ne abbiamo già parlato nell’articolo “Evacuazione dalla copertura di un magazzino automatico”.

I miglioramenti per la sicurezza anticaduta nei magazzini automatici.
Tra i miglioramenti più richiesti ci sono le installazioni di scale anticaduta sui trasloelevatori.
Data l’altezza e lo spazio, le più richieste sono le scale di sicurezza anticaduta tipo Faba™. Quando le scale ci sono già, in genere il revamping prevede l’aggiunta della linea vita verticale di tipo guidato EN 353-1 ed eventuale rimozione delle gabbie non a norma.
Queste scale permettono di raggiungere le parti del trasloelevatore che necessitano di manutenzione, operando attraverso queste grazie ad un uso combinato di imbracatura e cordino di posizionamento tipo EN 358.
Se la manutenzione prevede il passaggio dalla scala alla culla, spesso si può migliorare la sicurezza aggiungendo dei punti di ancoraggio sicuri permanenti o individuando i giusti ancoraggi temporanei per permettere all’operatore di sganciarsi e sbarcare.
Aggiungere o sostituire scale o ancoraggi permanenti è però una modifica ad un macchinario: prima di procedere è necessario consultare il manuale, ancora meglio il produttore.
Su come comportarsi, ne abbiamo parlato in un articolo sull’adeguamento macchinari.
Per le manutenzioni più pesanti, difficili da eseguire stando in posizionamento con i DPI, ci è capitato di dover installare piattaforme e passerelle, con tanto di pedane elevabili e argani per materiali.
Come in questo video su un intervento ad opera del nostro specialista Corrado Mosca Riatel, di Soluzioni Verticali.
Verifiche necessarie prima di arrampicarsi sulle scaffalature dei magazzini automatici.
Le operazioni che prevedono scalate industriali sulle strutture delle scaffalature per mezzo di DPI anticaduta espongono i lavoratori agli stessi rischi del lavoro in posizionamento su traliccio.
In ogni movimento, verticale o orizzontale che sia, il manutentore deve essere sempre in protezione con un cordino anticaduta a Y cercando il punto di ancoraggio più alto raggiungibile per rimanere a fattore caduta zero.
L’ancoraggio strutturale potrà quindi essere costituito dalla scaffalatura stessa o da alcuni elementi di questa.
Prima però è necessario eseguire delle verifiche e/o dei collaudi: come detto in precedenza, alcune scaffalature sono iper-resistenti, altre potrebbero essere troppo esili e non essere in grado di sostenere gli sforzi che si generano in caso di caduta.
Se la scaffalatura risultasse troppo fragile, come nel caso dei miniload, non potrà essere utilizzata salvo realizzare rinforzi strutturali.
Mappare quindi tutti i possibili punti di ancoraggio e identificarli chiaramente dando poi precise istruzioni agli operatori, anche sul tipo di DPI e connettori da utilizzare. Completare il tutto con una relazione di calcolo redatta da ingegnere, a completamento della documentazione

Sulla scelta dei giusti DPI e su come formare e addestrare gli operatori per accedere in quota in un magazzino automatico, leggi il prossimo articolo >>.
Interventi per la sicurezza in speciali magazzini automatici.
Capita a volte di dover intervenire in magazzini automatici particolari dove, oltre al rischio anticaduta, è necessario prevedere problematiche accessorie che possono complicare molto la situazione.
Ci sono magazzini automatici che si sviluppano verso il basso: ogni operazione di soccorso ed evacuazione può richiedere l’aggiunta di dispositivi di sollevamento, come per l’estrazione da spazi confinati.
In altri casi ci possono essere magazzini automatici refrigerati ma anche sub ossigenati: al rischio caduta si aggiunge quello termico, della fatica e delle atmosfere confinate.
Sono situazioni molto particolari ma abbastanza frequenti che richiedono competenze specialistiche.

Le competenze degli specialisti IN-SAFETY® sulla sicurezza anticaduta nei magazzini automatici.
Gli specialisti IN-SAFETY@ come Corrado, Enrico, Ugo, Luca e Maurizio e Francesco, collaborano da anni sia con produttori di trasloelevatori e scaffalature sia con aziende che si occupano di manutenzioni all’interno dei magazzini automatici. Spesso i nostri clienti sono industrie proprietarie di questo tipo di magazzino automatizzato.
Quello che facciamo per loro o che potremo fare per chi ha problemi di sicurezza anticaduta nei magazzini automatici è affiancare il responsabile della sicurezza nell’individuazione sia dei sistemi di protezione ma soprattutto nel mettere a punto procedure e attrezzature di lavoro per garantire la massima ergonomia e protezione per gli addetti.

Non di meno, le procedure e i kit per il soccorso e recupero di un infortunato all’interno di un magazzino automatico.
Dalla progettazione e realizzazione di sistemi di accesso e anticaduta fino alla scelta dei DPI e all’addestramento all’uso di questi.