Meglio parapetti a norma NTC 2018 oppure parapetti a norma UNI 14122-3 nonostante tutti sappiano che, rispetto a un parapetto NTC 2018, un parapetto certificato secondo la Normativa Macchine è altrettanto sicuro?
Ma i due tipi di parapetti non sono intercambiabili, ognuno ha una differente destinazione, indicata dalle norme.
Dicevamo quindi che, rispetto ai parapetti che rispondono alle NTC 2018, i parapetti certificati secondo la Normativa UNI 14122-3 sono altrettanto sicuri.
In più, montati prima della bonifica di una copertura in amianto, possono sostituire i parapetti temporanei per i lavori di bonifica ottimizzando al massimo i costi di rifacimento della copertura:
- si montano i parapetti
- si esegue la bonifica
- si realizza la nuova copertura
- si lasciano i parapetti sul tetto permanentemente per le manutenzioni future
Se si fa il conto, con i parapetti a norma UNI 14122-3 si spende meno che eseguire il lavoro con i parapetti temporanei (parapetti a norma UNI EN 13374:2013, da montare e poi smontare) abbinati ad una linea vita permanente.
Per questo nell’edilizia industriale si usano tantissimo ma non sono parapetti che andrebbero usati.
Sulle coperture andrebbero impiegati i parapetti progettati secondo le Norme Tecniche di Costruzione del 2018 (secondo D.M. 17/01/2018)
Premessa quadro normativo parapetti come da D.Lgs 81/2008
Riferimento ALLEGATO IV D. Lgs 81/08: REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO
1.7.2.1. Agli effetti del presente decreto è considerato “normale” un parapetto che soddisfi alle seguenti condizioni:
1.7.2.1.1. sia costruito con materiale rigido e resistente in buono stato di conservazione;
1.7.2.1.2. abbia un’altezza utile di almeno un metro;
1.7.2.1.3. sia costituito da almeno due correnti, di cui quello intermedio posto a circa metà distanza fra quello
superiore ed il pavimento;
1.7.2.1.4. sia costruito e fissato in modo da poter resistere, nell’insieme ed in ogni sua parte, al massimo sforzo cui può essere assoggettato, tenuto conto delle condizioni ambientali e della sua specifica funzione.
1.7.2.2. E’ considerato “parapetto normale con arresto al piede” il parapetto definito al comma precedente, completato con fascia continua poggiante sul piano di calpestio ed alta almeno 15 centimetri.
I parapetti e le NTC 2018
Il D.M. 17/01/2018 (NTC 2018), è la legislazione di riferimento delle costruzioni, ma non riporta prescrizioni specifiche per i parapetti.
All’articolo 3.1.4 si parla di sovraccarichi.
I sovraccarichi, o carichi imposti, comprendono i carichi legati alla destinazione d’uso dell’opera.
I modelli di tali azioni possono essere costituiti da:
- carichi verticali uniformemente distribuiti qk [kN/m2],
- carichi verticali concentrati Qk [kN],
- carichi orizzontali lineari Hk [kN/m],
I valori nominali e/o caratteristici qk, Qk ed Hk sono riportati nella Tab. 3.1.II. la quale ci da le indicazioni dei carichi a cui sottoporre un parapetto per una verifica strutturale.
Riporto solo la riga H della tabella (coperture e sottotetti) che riporta sforzi con cui calcolare un parapetto a norma NTC 2018

Estratto della Tabella 3.1.II che riporta i sovraccarichi per i parapetti
Come si vede, i parapetti, secondo le NTC 2018, devono essere verificati a carichi orizzontali lineari di 1 kN/m (circa 100 kg al metro).
Parapetti permanenti prefabbricati: UNI 10805/6/7/8/9
All’interno di questo quadro normativo, in mancanza di riferimenti prestazionali, i produttori di sistemi prefabbricati fanno riferimento alle seguenti norme tecniche non cogenti:
- UNI 10805:1999;
- UNI 10806:1999;
- UNI 10807:1999;
- UNI 10808:1999;
- UNI 10809:1999;
- UNI EN ISO 14122-3:2010 (abrogata)
- UNI EN ISO 14122-3:2016 (abroga la 2010)
UNI 10805:1999
La norma definisce un metodo di prova per determinare la resistenza meccanica ai carichi statici concentrati di colonne e colonne-piantone facenti parte di ringhiere, balaustre o parapetti di qualunque materiale.
La norma si applica a ringhiere, balaustre o parapetti prefabbricati e non realizzati in opera e/o installati con l’ausilio di opere murarie.
Ad esempio si definisce il metodo di prova che consiste nell’applicazione di un carico concentrato su un elemento conico (di specificate dimensioni) inserito tra due colonne o colonne-piantone, verificando deformazioni ed eventuali rotture sia degli elementi che dei relativi sistemi di fissaggio.
UNI 10806:1999
La norma non si applica più perché superata dalla NTC 2018 (cogente) e definiva il metodo di prova per la resistenza meccanica ai carichi statici distribuiti di ringhiere, parapetti e balaustre prefabbricati aventi funzione di protezione dalle cadute.
UNI 10807:1999
La norma definisce un metodo di prova per determinare la resistenza meccanica ai carichi dinamici di ringhiere, balaustre o parapetti di qualunque materiale, sempre prefabbricati.
Prevede ad esempio la prova del pendolo di massa pari a kg 50 ed altezza di caduta variabile in base alla destinazione d’uso.
Anche in questo caso, la norma va in contrasto con le norme che riguardano i sistemi prefabbricati in vetro.
Quindi si applica a tutte le ringhiere, balaustre o parapetti prefabbricati tranne che a quelli in vetro.
UNI 10808:1999
La norma definisce un metodo di prova per determinare la resistenza meccanica ai carichi statici concentrati sui pannelli di ringhiere, balaustre o parapetti di qualunque materiale, prefabbricati.
UNI 10809:1999 – le caratteristiche dimensionali
La norma stabilisce le caratteristiche dimensionali e le prestazioni meccaniche di ringhiere, balaustre o parapetti prefabbricati, in funzione della loro destinazione d’uso e dell’ambiente di installazione.
Essa stabilisce inoltre la sequenza funzionale delle prove di caratterizzazione prestazionali.
Ad esempio, le altezze (vedi estratto tabella)

Estratto Tabella Requisiti Dimensionali secondo la UNI 10809 del 1999
Oppure, specifica quanto, dove e per quanto tempo applicare i carichi di prova e con quali strumenti (vedi estratto)

Prove di carico secondo la UNI 10809:99
Prestazioni richieste per parapetti a norma UNI EN ISO 14122-3 del 2010.
La UNI EN ISO 14122-3 è la normativa per la Sicurezza Macchinari indicati nella UNI EN ISO 12100-3.
Si applica ai “parapetti che fanno parte della macchina […] e ai parapetti di quella parte dell’edificio in cui è installata la macchina, a condizione che la funzione principale di tale parte dell’edificio si di fornire i mezzi di accesso alla macchina…”
Tra gli scopi si specifica chiaramente che i parapetti costruiti secondo questa norma debbano essere utilizzati ad uso esclusivo per la protezione dei lavori a macchine o in presenza di macchine.
Le caratteristiche di prova richieste per i parapetti dalla UNI EN ISO 14122-3:2010.
F = 0,3 kN/m x interasse 1,5 m. (interasse tra i montanti) = 0,45 kN
La deformazione registrata sul corrimano deve essere inferiore a 30 mm.
La deformazione registrata sul montante deve essere inferiore a 30 mm.
Prestazioni richieste per parapetto a norma UNI EN ISO 14122-3:2016 (abroga la 2010).
Anche nell’aggiornamento tra gli scopi si specifica chiaramente che i parapetti costruiti secondo questa norma debbano essere utilizzati ad uso esclusivo per la protezione dei lavori a macchine o in presenza di macchine e in quelle porzioni di copertura adibiti all’accesso delle macchine.
Le caratteristiche di prova richieste dalla UNI EN ISO 14122-3:2016.
Rif. 8.2.2.1
1) Applicazione del carico sul montante
Fu = 0,3 kN/m x interasse 1,5 m = 0,45 kN
La deformazione registrata sul corrimano durante la prova deve essere inferiore a 30 mm.
2) Applicazione del carico sul montante
Fs = 525 Njm x interasse 1,5 m = 0,79 kN
La deformazione permanente registrata sul montante dopo la prova deve essere maggiore dello 0,3 % dell’altezza H
(0,3% di 1100 mm = 3,3 mm)
Rif. 8.2.2.2
1) Applicazione del carico sul corrimano
Fu = 0,3 kN/m x interasse 1,5 m = 0,45 kN
La deformazione registrata sul corrimano durante la prova deve essere inferiore a 30 mm.
2) Applicazione del carico sul corrimano
Fs = 525 Njm x interasse 1,5 m = 0,79 kN
La deformazione permanente registrata sul corrimano dopo la prova deve essere maggiore dello 0,3 % della distanza L
(0,3% di 1500 mm = 4,5 mm)
Quindi quali parapetti installare?
Le normative cogenti in ambito parapetti sono il D.Lgs 81/2008 e, per la verifica dei sistemi permanenti su edifici, le NTC 2018.
In mancanza di precise indicazioni in termini dimensionali e prestazionali, i produttori di sistemi prefabbricati permanenti si possono attenere, in subordine, alle normative tecniche che sono:
- le UNI 10805-6-7-8-9 per quanto riguarda gli edifici e altri ambienti;
- la UNI EN ISO 14122-3 per i parapetti ad uso protezione macchine;
Le coperture, senza macchinari, dovrebbero essere messe in sicurezza solo con parapetti verificati a norma NTC 2018.
In caso di ulteriori dubbi o incertezze, se la vostra necessità è un parapetto prefabbricato o da realizzare su misura, potete sempre rivolgervi a IN-SAFETY.
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Fonti:
Decreto 17 gennaio 2018
Aggiornamento delle «Norme tecniche per le costruzioni (GU n. 42 del 20-2-2018 SO n. 8)
D.M. 236 del 14/06/1989
Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche.
(Gazzetta Ufficiale n.145 del 23 giugno 1989 SO)
DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81
Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro
(G.U. n. 101 del 30 aprile 2008)
UNI 10809:1999
Ringhiere, balaustre o parapetti prefabbricati
Dimensioni, prestazioni meccaniche e sequenza delle prove
UNI EN ISO 14122-3:2016
Sicurezza del macchinario
Mezzi di accesso permanenti al macchinario – Parte 3: Scale, scale a castello e parapetti