Nel 2019 è necessario un cambio di paradigma e cominciare a pensare alla sicurezza come un investimento in grado di portare benefici e ricchezza all’interno delle aziende, quindi cominciare anche a calcolare al ritorno dell’investimento.
Quando si parla di sicurezza nelle aziende, generalmente se ne parla in termini di legge, in termini morali o di coscienza… quasi mai in termini di risparmio economico e ritorno di investimento.
La sicurezza è un elemento fondamentale anche per quanto riguarda il business e i conti a fine anno.
Se sei un imprenditore o un installatore, in questo articolo cercherò di spiegarti il perché ti conviene mettere in sicurezza la tua azienda.
La sicurezza del personale:
Nelle aziende con più dipendenti, viene generalmente delegata all’RSPP (Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione) o HSE (Health and Safety Executive).
Tra i molto compiti del RSPP vi è la presa in carico delle valutazioni che sono riportate all’interno del DVR (Documento Valutazione dei Rischi) e l’attuazione delle misure mirate alla prevenzione dei rischi in esso evidenziati.
In poche parole, l’RSPP vigila su tutte le attività lavorative all’interno dell’azienda.
L’ambito di intervento è vastissimo: dalla postura del personale alla scrivania fino all’esposizione a pericoli quali, per esempio, il sollevamento di carichi complessi, l’attività in presenza di fonti di calore o elettriche, rischi dovuti a parti meccaniche in movimento fino alla prevenzione dei rischi di caduta dall’alto.
La prevenzione è un’attività complessa, carica di responsabilità e costa molto denaro.
Di contro, è accertato anche che la prevenzione costa molto meno di quanto costi, sia in termini di denaro che di grane legali e amministrative, pagare per i danni provocati dalla mancanza di certe osservanze.
Pertanto il tesoro è già all’interno delle aziende, non si tratta di trovarlo ma di non perderlo.
Come possiamo migliorare tali situazioni? L’RSPP generalmente lo sa.
Il ritorno di investimento: investire in sicurezza.
Quale è il giusto investimento in sicurezza? Sicuramente la formazione e l’addestramento ma, subito dopo, l’impiego di nuove e migliori tecnologie.
Facciamo alcuni esempi relativi all’anticaduta, il mio ambito di intervento insieme alla sicurezza all’interno degli ambienti confinati o sospetti di inquinamento.
Prendiamo in analisi un’azienda con stabilimento all’interno di edifici datati.
➤ Un intervento comune, laddove ci troviamo con edifici pre anni ‘90, è la bonifica di coperture o manufatti contenenti amianto.
Nel 2018, vi saranno lastre vecchie almeno di una quarantina di anni.
Quanti rattoppi sono già stati fatti?
L’intervento di bonifica e di installazione di una nuova copertura può avere costi molto variabili, dai 25 €/mq fino a 100 €/mq e oltre.
Poiché non è mai esistito in Italia, un vero e proprio standard costruttivo per i capannoni anzi, possiamo vantarci di avere il parco edifici industriali più vario in assoluto.

Sostituzione di una vecchia copertura di eternit: la bonifica e la ricopertura rende i tuoi edifici più belli e funzionali per i prossimi 30 anni.
Il ritorno di investimento (ROI) della sostituzione della vecchia copertura in amianto consiste in:
- aumento di valore dell’immobile;
- possibilità di una riqualificazione energetica = meno costi di riscaldamento e sgravi fiscali;
- possibilità di installazione di un impianto fotovoltaico o solare termico (sull’eternit non si può);
- annullamento rischi infiltrazioni = nessun danneggiamento dei materiali o macchinari all’interno dell’azienda;
- possibilità di installazione di una linea vita che consentirà di ridurre del 65% in 15 anni, i costi di sicurezza per gli interventi di manutenzione ordinaria;
Molti altri tipi di impianto vengono solitamente installati sul tetto. Ad esempio i motori dei condizionatori d’aria o le canne fumarie di forni, essiccatoi, ecc ecc..
Tutte postazioni di lavoro a rischio caduta dall’alto.
Il ritorno di investimento dell’installazione di un sistema anticaduta permanente consiste in:
- una linea vita o un parapetto permanente consentono un enorme risparmio del costo di ponteggi o parapetti temporanei per l’accesso in copertura;
- l’accesso con una scala permanente permette di accedere istantaneamente in quota, anche in caso di interventi di urgenza, senza lunghi tempi di attesa;
- grande risparmio di preoccupazioni per le responsabilità sulla sicurezza dei manutentori degli impianti.

Impianti di produzione di energia: intervenire rapidamente e in sicurezza è molto più economico se il tetto è dotato di un sistema anticaduta permanente
Non solo tetti ma anche soppalchi, ballatoi, carriponte e macchinari con accesso dall’alto: sono tutte situazioni in cui, in caso di intervento di manutenzione, un operatore potrebbe essere esposto a rischi di caduta dall’alto.
In stabilimenti con silos, cisterne, botti o semplicemente soppalchi, vi è spesso la necessità di salire in quota con una scala a pioli.
In molti stabilimenti di vecchia data, le scale a pioli sono di tipo artigianale, con passo tra montanti, interasse pioli e dimensioni di gabbia anticaduta completamente fuori norma.
Non solo, solitamente i pioli venivano realizzati con tondini lisci saldati ai montanti.
Il D.lgs 81/2008 come la UNI 14122-3, definiscono esattamente le caratteristiche che devono possedere tali dispositivi.
Ne abbiamo parlato abbondantemente nell’articolo ANTISCIVOLO PIOLI SCALE: ADEGUARE I PIOLI DI VECCHIE SCALE INDUSTRIALI

Scale e Accessi sicuri in copertura: la tecnologia ci consente di andare su edifici nuovi o vecchi con un prodotto su misura e risparmiare tempo e denaro
Il ritorno di investimento dell’installazione di nuove scale o di adeguamento di scale esistenti consiste in:
- maggiore sicurezza per i dipendenti con minori implicazioni di responsabilità (avvocati e medici costano)
- scale più sicure = velocizzazione dei tempi di intervento;
- su tratte molto lunghe (grandi altezze) potrebbe convenire sostituire una vecchia scala con una nuova oppure…
- si può risparmiare molto dotando la vecchia scala di un dispositivo anticaduta guidato, su fune o binario, anche se questo poi comporterà l’addestramento del personale all’uso dei DPI di 3^ categoria.
I DPI di 3^ categoria sono quei dispositivi di protezione individuale salvavita come quelli per il lavoro a rischio di cadute dall’alto: imbracature, cordini, moschettoni, linee vita temporanee, elmetti (questi sono di 2^), anticaduta guidati, cavi e funi.
Capita spesso che non vengano regolarmente ispezionati, magari perché poco utilizzati.

Retrattile con evacuatore integrato HONOR – sicurezza e velocità di intervento si coniugano in nuovi ritrovati della tecnologia safety – risparmio di tempo e denaro
Il ritorno di investimento nello scegliere un DPI con un approccio professionale da fornitori specializzati consiste nel risparmiare su:
- acquisti compulsivi dell’ultimo minuto, quando ci si accorge che un DPI non va più bene (e l’RSPP ce lo pone fuori servizio);
- facilità di utilizzo e minore spreco di tempo;
- con un’adeguata consulenza, si può scegliere il dpi giusto, ne insufficiente ne ridondante per l’uso che se ne fa: lo sapete che le imbracature vanno dai 15 € fino ai 700 €? E può essere che sia quella da 15 € che quella da 700 € non vadano bene per tutti gli usi.
Quindi, il tesoro nascosto nella tua azienda è il risparmio, anzi il risparmio elevato al cubo:
- risparmio nei costi di manutenzione;
- risparmio nei tempi di intervento;
- risparmio di grane legali e sindacali;