Sicurezza aziendale in termini di investimento in grado di portare benefici e ricchezza all’interno delle aziende.
Parlando di sicurezza aziendale, è necessario anche pensare a questa come un investimento con un possibile ritorno.
Che è diametralmente opposto al “risparmiare sulla sicurezza” scegliendo soluzioni più economiche.
Ma non parleremo di sgravi fiscali tipo riduzione del tasso medio di prevenzione OT 23 .
Piuttosto spiegheremo come certe scelte e aggiornamenti possono portare a vantaggi tipo:
- miglioramento della produzione;
- rivalorizzazione degli immobili;
- ottimizzazione dei budget;
- altri benefici economici.
Se sei un imprenditore o un installatore, in questo articolo cercherò di spiegarti il perché ti conviene mettere in sicurezza la tua azienda in un certo modo.
La sicurezza del personale
Nelle aziende con più dipendenti, viene generalmente delegata all’RSPP (Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione).
Tra i molti compiti del RSPP vi è la presa in carico delle valutazioni che sono riportate all’interno del DVR (Documento Valutazione dei Rischi) e l’attuazione delle misure mirate alla prevenzione dei rischi in esso evidenziati.
In poche parole, l’RSPP vigila su tutte le attività lavorative all’interno dell’azienda.
L’ambito di intervento è vastissimo: dalla postura del personale alla scrivania fino all’esposizione a pericoli quali, per esempio, il sollevamento di carichi complessi, l’attività in presenza di fonti di calore o tensioni elettriche, rischi dovuti a parti meccaniche in movimento fino alla prevenzione dei rischi di caduta dall’alto.
La prevenzione e l controllo sono attività complesse, cariche di responsabilità e costano molto denaro.
Di contro, è accertato anche che la prevenzione costa molto meno di quanto costi, sia in termini di denaro che in termini sociali, pagare per i danni provocati dalla mancanza di certe osservanze.
Pertanto il tesoro è già all’interno delle aziende, non si tratta di non perderlo.
Come possiamo migliorare tali situazioni?
Il ritorno di investimento: investire in sicurezza aziendale.
Qual è il giusto investimento in sicurezza? Sicuramente la formazione e l’addestramento ma, subito dopo, l’impiego di nuove e migliori tecnologie.
Facciamo 3 esempi relativi all’anticaduta, il nostro ambito di intervento insieme alla sicurezza all’interno degli ambienti confinati o sospetti di inquinamento.
Prendiamo in analisi un’azienda con edifici datati.
Un intervento comune, laddove ci troviamo con edifici pre anni ‘90, è la bonifica di coperture o manufatti contenenti amianto.
Nel 2022, vi saranno lastre vecchie di oltre una quarantina di anni.
Quanti rattoppi sono già stati fatti?
L’intervento di bonifica e di installazione di una nuova copertura può avere costi molto variabili, dai 35 €/mq fino a 150 €/mq e oltre.
Questo perché non è mai esistito, in Italia, un vero e proprio standard costruttivo per i capannoni.
Anzi possiamo vantarci di avere il parco edifici industriali più vario in assoluto.
Il ritorno d’investimento (ROI) della sostituzione della vecchia copertura in amianto consiste in:
- eliminazione del rischio amianto;
- aumento di valore dell’immobile;
- possibilità di una riqualificazione energetica per coibentazione = meno costi di riscaldamento e sgravi fiscali;
- possibilità di installazione di un impianto fotovoltaico o solare termico (sull’eternit non si può);
- drastica riduzione rischio infiltrazioni = nessun danneggiamento dei materiali o macchinari all’interno dell’azienda;
- possibilità di installazione di una linea vita che consentirà di ridurre del 65% in 15 anni, i costi di sicurezza per gli interventi di manutenzione ordinaria;
Un sistema anticaduta ha più valore di quanto si pensi.
Molti altri tipi di impianto vengono solitamente installati sul tetto.
Ad esempio i motori dei condizionatori d’aria, i ventilatori o le canne fumarie di forni, essiccatoi, ecc ecc..
Tutte postazioni di lavoro a rischio caduta dall’alto che vanno messe in sicurezza.
Il ritorno di investimento dell’installazione di un sistema anticaduta permanente consiste in:
- la presenza di una scala permanente permette di accedere istantaneamente in quota, anche in caso di interventi di urgenza, senza lunghi tempi di attesa;
- un parapetto permanente (meglio) o una linea vita, consentono un enorme risparmio del costo di ponteggi, ple o parapetti temporanei per l’accesso in copertura in caso di interventi di breve durata o con caratteristiche d’urgenza;

A sinistra, scala con gabbia di nuova concezione, ideale soprattutto per piccoli dislivelli con postazioni in quota protette da sistemi collettivi. A destra, una scala con dispositivo anticaduta di tipo guidato EN 353-2, ideale per mettere in sicurezza un lavoratore fina da terra.
Sicurezza aziendale non solo sui tetti.
Ma anche soppalchi, ballatoi, carriponte, silos, tine e macchinari con accesso dall’alto.
Sono tutte situazioni in cui, in caso di intervento di manutenzione, un operatore potrebbe essere esposto a rischi di caduta dall’alto.
Anche qui la presenza di elementi permanenti di protezione contro le cadute dall’alto migliora la sicurezza e rende gli interventi più rapidi e meno dispendiosi.
Rispetto ad esempio, dover allestire ponteggi o trabattelli o dover noleggiare una PLE.
In stabilimenti con tine, cisterne, botti o semplicemente soppalchi, vi è spesso la presenza di scale verticali a pioli.
Altre volte, l’accesso viene effettuato con scale portatili, ultima ratio, soprattutto se non è una scala portatile anticaduta.
Spesso queste scale sono di tipo artigianale, con dimensioni ed elementi fuori norma.
Magari con pioli lisci e non sicuri (leggi Antiscivolo pioli scale: adeguare i pioli di vecchie scale industriali)
Quindi non conformi né al D.lgs 81/2008 né alla UNI EN 14122-3, normative che definiscono le caratteristiche che devono possedere tali dispositivi.
Il ritorno di investimento dell’installazione di nuove scale o di adeguamento di scale esistenti consiste in:
- scale più sicure e comode = velocizzazione dei tempi di intervento;
- su tratte molto lunghe potrebbe convenire sostituire una vecchia scala con una nuova scala anticaduta, aumentando anche la sicurezza; oppure dotando la vecchia scala di un dispositivo anticaduta guidato, su fune o rotaia.
Anche se questo poi comporterà l’addestramento del personale all’uso dei DPI di 3^ categoria, una scala anticaduta semplifica e accelera sia il trasporto in quota si attrezzature sia una eventuale procedura di salvataggio ed evacuazione.
I DPI di 3^ categoria sono quei dispositivi di protezione individuale salvavita come quelli per il lavoro a rischio di cadute dall’alto: imbracature, cordini, moschettoni, linee vita temporanee, elmetti (questi sono di 2^), anticaduta guidati, cavi e funi.
Capita spesso che non vengano regolarmente ispezionati, magari perché poco utilizzati.
Il ritorno di investimento nello scegliere un DPI con un approccio professionale da fornitori specializzati consiste nel risparmiare su:
- acquisti compulsivi dell’ultimo minuto, quando ci si accorge improvvisamente che un DPI non va più bene o manca;
- acquisti sbagliati di prodotti low-cost che però risultano più scomodi da usare e di conseguenza vengono utilizzati poco, male o rallentano terribilmente il lavoro.
Con un’adeguata consulenza si può scegliere il dpi giusto per l’uso che se ne deve fare, né appena sufficiente né ridondante.
Ad esempio, si deve sapere che le imbracature in commercio vanno dai 15 € fino ai 900 €.
E può essere che per il nostro lavoro non vada bene né quella da 15 € né quella da 700 €.
Nel primo caso, poi la devo ricomprare (quindi spendo 2 volte).
Nel secondo caso si è già speso tantissimo ma allo stesso modo c’è da ricomprarle.
Si perché un’imbracatura super accessoriata e quindi super costosa potrebbe non essere adatta a salire su certe postazioni o ad entrare in alcuni spazi confinati.
Sotto, un guida completa ai DPI di Terza categoria per la tua sicurezza aziendale.
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