Come uno specialista in anticaduta valuta i rischi legati al lavoro in quota e le 10 maggiori cause di incidenti, spesso sottovalutate, che deve essere in grado di individuare.
In una valutazione rischi relativa ai lavori in quota o alle postazioni di lavoro con rischio di caduta dall’alto, si tende generalmente a valutare l’altezza e la presenza o meno di sistemi anticaduta.
Molto spesso si ignorano però quelle che sono le principali cause che possono provocare, cadute, ferimenti o morte di un lavoratore.
In questo articolo, in qualità di specialisti IN-SAFETY, vogliamo svelare quali sono le principali cause di incidente in quota, come riconoscere anche quelle meno ovvie e a quali dettagli fare attenzione per fare una valutazione rischi efficace.
Questo elenco sarà utile anche nel caso in cui dobbiate fornirci i dati per risolvere e trovare soluzioni a suddetti rischi.
Ecco i 10 pericoli a cui dovete fare assolutamente attenzione se volete eseguire una completa valutazione rischi caduta dall’alto, sia su un tetto come all’interno di uno stabilimento.
Non date niente per scontato.
1 – Valutazione rischi stabilità della superficie di lavoro

In IN-SAFETY, quando effettuiamo un sopralluogo per una valutazione rischi di caduta, controlliamo l’altezza, il tirante d’aria e almeno altri 8 fattori di rischio.
Il piano di calpestio è abbastanza resistente da sostenere il peso di uno o più lavoratori?
Le strutture sono intatte? Sono stabili oppure sono traballanti?
Controllare sempre il piano di camminamento, prima di accedere in quota.
Bisogna essere certi che il rischio non sia costituito dalla postazione di lavoro stessa.
2 – Sicurezza della scala di accesso
Ho un accesso sicuro in quota?
Che tipo di scala ho a disposizione tra queste (in ordine di maggiore sicurezza):
- Scala a gradini con parapetto laterale;
- Scala mobile tipo cimiteriale;
- Scala di sicurezza con anticaduta guidato;
- Scala con gabbia;
- Scala portatile in appoggio.
Bisogna essere sicuri che la scala, di qualunque tipo, risponda alle normative vigenti (forma pioli, dimensioni gabbia, appendici antiscivolo, ecc.) e che vi sia la documentazione (certificati di conformità, relazione di calcolo, manuale di istruzioni, eventuali relazioni di ispezione).
Se la scala è in appoggio, che lo sia con un angolo sicuro (rapporto altezza, scostamento 4 a 1), che esca oltre il piano di sbarco di almeno un metro e che possa essere legata in cima o ancorata ad un gancio ferma scala.
A causa di scale portatili mal posizionate, ogni anno si verificano decine di incidenti, molti mortali. Fai ispezionare sempre la scala e l’area intorno alla tua scala prima dell’uso.
3 – Condizioni meteorologiche
Ghiaccio, neve e vento sono sempre pericolosi, su un tetto come su altre postazioni di lavoro. La pioggia stessa rende le superfici scivolose soprattutto se non dotate di grigliati o appendici per il grip.
Se la postazione di lavoro in quota è all’esterno, è coperta o è esposta alle precipitazioni e al vento?
4 – Fori, botole e lucernari
Botole aperte e non segnalate, lucernari non protetti, scarsamente visibili.
Senza protezione anticaduta, un foro aperto su una postazione di lavoro o un tetto, può essere altrettanto letale del bordo.
Bisogna sempre verificare che l’apertura sia protetta da parapetti o grigliati pedonabili.
In alternativa, reti anticaduta.
5 – Consapevolezza della posizione e del bordo di caduta
Perdere la cognizione della propria posizione rispetto al bordo di caduta può essere un problema quando si è impegnati a lavorare. Capita che alcuni lavoratori siano così presi dal loro lavoro e così concentrati da dimenticare dove si trovano rispetto al bordo di caduta.
Uno dei motivi per cui un parapetto è molto più sicuro rispetto ad ancoraggi anticaduta.

6 – Addestramento improprio
Se chi è chiamato a lavorare in quota non è adeguatamente formato e addestrato, è meno consapevole dei rischi e potrebbe causare gravi lesioni a se stesso o ad altri.
Certificazioni di corsi di formazione teorici e su lavori in quota e uso DPI di III^ categoria potrebbero non essere sufficienti.
Il personale è addestrato anche alla postazione specifica con cui ha a che fare in azienda? E’ formato anche nelle manovre di soccorso e di evacuazione di emergenza?
7 – Uso improprio dei dispositivi anticaduta
Un parapetto male installato, una linea vita non certificata e ancorata male o, cosa molto comune e figlia della filosofia del massimo risparmio, un sistema anticaduta ai minimi termini privo dei fondamentali ergonomici: un sistema anticaduta mal progettato o male installato fornisce l’alibi al suo non utilizzo o, cosa peggiore, fornisce falsa sicurezza.
Il lavoratore sa usare il sistema anticaduta? E questo, è progettato in maniera tale che non vi sia possibilità di errore nel suo utilizzo?

8 – Valutazione rischi da scarsa visibilità e ostacoli
Ventole, fasci di tubi e altri ostacoli potrebbero inficiare sulla sicurezza in quota.
E’ importante fornire al lavoratore una buona visuale e linee pulite che gli permettano di muoversi in sicurezza e non inciampare oltre che sapere sempre dove si trova rispetto al bordo di caduta.
9 – Pendenza
Più il piano di lavoro o il tetto è ripido, più è facile la caduta.
Assicurarsi che le protezioni anticaduta siano adeguate alle pendenze del piano di lavoro.
Il piano può essere:
- da 0 a 15% di pendenza (orizzontali e sub-orizzontali), dove l’operatore può muoversi liberamente e dove non vi è rischio di scivolamento verso il basso;
- dal 15% al 50% (piani inclinati), dove a seguito di una caduta o inciampo, vi è rischio di rotolamento o scivolamento verso il basso;
- oltre il 50% di pendenza (piani fortemente inclinati), dove l’operatore non è in grado di stare in piedi e dove si configura un lavoro in sospensione e che comunque non può prevedere ancoraggi flessibili o deformabili.
Piuttosto che usare il goniometro, è meglio verificare se è facile stare in piedi sul piano inclinato o se è molto più probabile scivolare verso il basso.

10 – Piani di lavoro su più livelli, valutazione rischi caduta.
Vi è troppo spesso la tendenza a valutare il rischio di caduta dal piano di lavoro principale al piano di campagna, definito “piano stabile inferiore”.
E’ importante valutare se il piano di lavoro ha a sua volta parti sopraelevate (oltre i 2 metri) rispetto allo stesso o se vi è la possibilità, per il lavoratore, di salire su piani sopraelevati che lo espongano maggiormente alla caduta: scale, sgabelli o trabattelli sopra il piano di lavoro in quota.
Una check-list gratuita costruita grazie ad anni di sopralluoghi e valutazione rischi
Dall’esperienza degli specialisti IN-SAFETY, abbiamo riassunto in una check-list i 10 maggiori pericoli a cui fare attenzione in una valutazione rischi.